Regia di Arnaud Desplechin vedi scheda film
Quarto lungometraggio di Arnaud Desplechin, cineasta per cui l’arte teatrale è, semplicemente, l’arte di vivere (con ciò che ne consegue: come l’inutilità dei concetti di verità e menzogna, per esempio), I segreti degli uomini è un corpo a corpo con la celebre pièce di Edward Bond (drammaturgo inglese, autore di sceneggiature, tra cui quella di Blow Up), storia tragica di intrighi amministrativi e legami di sangue, in cui la messa in scena filmica s’alterna alle prove per la rappresentazione teatrale del medesimo testo. 35mm e video Dv, passato e presente, realtà mélo e stilizzazione glaciale, Bond e Shakespeare confluiscono nell’incredibile capacità di Desplechin di restituire il magma che nel dizionario sta sotto la voce Vita, cogliendo con generosità, di minuto in minuto, l’affastellarsi, il moltiplicarsi e l’annullarsi di tensioni e pulsioni, vizi capitali e peccati primordiali, progetti fallimentari e tragiche contingenze, cesellando figure di uomini al tempo del capitalismo come luogo dell’anima. Dramma contemporaneo che si trasforma immediatamente in narrazione archetipica sul concetto di Potere, I segreti degli uomini è film cerebrale che sa essere primitivo, fisicamente e moralmente respingente, una schematica (perché teorica) opera minore di un regista superiore.
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