Isabella Rossellini si sdoppia in diversi personaggi (da Hitchcock a Fellini, da Selznick a Chaplin, dalla Magnani alla madre Ingrid Bergman) per raccontare il proprio rapporto con il grande genitore.
Note
Scritto e interpretato dalla Rossellini con la consulenza e la regia di Guy Maddin, un’affettuosa e insolita lettera d’amore al padre.
Un canto d'amore verso il proprio papà, Roberto Rossellini, ma anche una dichiarazione d'amore (e di difesa) verso il suo cinema. L'atmosfera onirico-surreale di questo piccolo gioiellino potrebbe sembrare lontana dallo stile neorealista del grande Roberto. Li accomuna invece l'attenzione per i sentimenti e per l'umanità dell'uomo. La figlia Isabella è spettatrice e protagonista di questo… leggi tutto
Il dolore del ritorno - questa alla lettera l'etimologia - ovvero la tristezza per un ricongiungimento che non si compie, che è lontano, magari impossibile. Stiamo andando sul difficile, lo sappiamo, ma sappiamo anche…
Un canto d'amore verso il proprio papà, Roberto Rossellini, ma anche una dichiarazione d'amore (e di difesa) verso il suo cinema. L'atmosfera onirico-surreale di questo piccolo gioiellino potrebbe sembrare lontana dallo stile neorealista del grande Roberto. Li accomuna invece l'attenzione per i sentimenti e per l'umanità dell'uomo. La figlia Isabella è spettatrice e protagonista di questo…
Papà Rossellini è ritratto dalla figlia come un'enorme pancia distesa nel letto, a simboleggiare non solo l'imponenza della sua figura e la confortante vastità del suo affetto, ma anche l'anima calda e umanissima del suo genio, che Egli ha saputo trasfondere sul grande schermo sotto forma di coscienza, morale e riflessione. Isabella si aggrappa al corpo paterno come a un'isola in mezzo a un…
cortometraggio particolare,in bianco e nero anche se del 2005,molto interessante,ben recitato dalla sola Rossellini.praticamente narra la vita di suo padre e anche la storia d'amore con la madre e l'innamoramento con Anna Magnani.voto.9.5.
Questo è un piccolo gioiello scritto e interpretato dalla Rossellini con tenerezza, affetto, malinconia e anche con molta ironia e originalità; è una specie di dibattito onirico dal profilo che ricorda quasi i primi esperimenti di Lynch, una diatriba tra una enorme pancia parlante e pensante (una sorta di sineddoche di Roberto Rossellini) e altri artisti del cinema con altre concezioni…
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