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Tideland. Il mondo capovolto

Regia di Terry Gilliam vedi scheda film

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La recensione su Tideland. Il mondo capovolto

di FilmTv Rivista
8 stelle

Grazie al coraggio di una piccola casa di distribuzione, la Officine Ubu, arriva nelle sale Tideland di Terry Gilliam, presentato in anteprima mondiale a Toronto ormai due anni fa. Il film è stato girato da Gilliam tra un ritardo e l'altro della produzione de I fratelli Grimm e l'incantevole strega e le traversie, purtroppo senza risultati, del Don Chisciotte con Johnny Depp. A differenza dei Grimm, film su commissione arricchito da alcune geniali trovate ma che non riusciva mai né a superare i limiti di un gotico di superficie né ad arrivare alla capacità visionaria di Le avventure del Barone di Münchausen, Tideland è un film personalissimo, in pieno stile Gilliam, fantasioso e macabro, spaventoso e divertente, fiabesco e stratificato. Il film segue la storia di una bambina di dieci anni, Jeliza-Rose, figlia di una coppia di tossici. La madre muore subito e il padre, a cui la bimba prepara le dosi e inietta la droga, poco dopo. Sola in luoghi sconosciuti, la piccola si inventa un mondo fatto di personaggi al limite, teste di bambole e animali parlanti. Gilliam costruisce una sorta di Alice nel paese degli orrori in totale e anarcoide libertà realizzando un film più affascinante che compiuto ma con una ricchezza, una raffinatezza di stile, un'inventiva tale da farsi perdonare tutte le inconcludenze, frutto più di generosità creativa che di vere e proprie lacune.

 

Recensione pubblicata su FilmTV numero 45 del 2007

Autore: Federico Pedroni

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