Regia di Terry Gilliam vedi scheda film
Guardare questo film mi ha fatto sentire quasi un carbonaro, visto che fu distribuito in pochissime copie e anche successivamente non ha avuto molta fortuna nella home-distribution.Ed è un peccato perchè Terry Gilliam, in ogni caso, riesce sempre a stupire con la sua capacità di introdurre elementi di follia creativa in un panorama cinematografico ormai così omologato!
Piuttosto si può criticare una certa ripetitività dell'azione filmica e la indeterminatezza delle figure comprimarie; ma il parallelo fra Alice nel Paese delle Meraviglie e la vicenda di Jeliza-Rose che sembra invece Alice nel paese "degli orrori" tiene banco per tutto il film, rendendo quasi fiabesca una storia anche fin troppo tragica di una ragazzina undicenne che, alla morte di sua madre per overdose, segue il padre Noah, ex musicista fallito e pure lui tossicodipendente, per trasferirsi da L.A. in una località sperduta in Texas, nella vecchia casa paterna.
Quando anche Noah muore, la ragazzina resta sola e si rifugia in un mondo fantastico in cui gli scoiattoli parlano, teste di bambole danno consigli e feroci squali infestano una ferrovia abbandonata. Infine conoscerà due ulteriori stravaganti vicini di casa: l'enigmatica Dell (ex-fiamma di suo padre) con un culto per la mummificazione dei defunti e suo fratello Dickens, epilettico e oligofrenico.
Il talento visionario di Gilliam non è in discussione, neanche sul piano tecnico: si riveda la scena del pullman che, attraversando un ponte, passa dalla notte al giorno, per citarne una... Forse dispiace una conclusione "buonista" nella sua drammaticità. Resta un film originale e interessante. Da vedere!
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