Regia di Terry Gilliam vedi scheda film
Una favola nera, non proprio adatta ad un pubblico di piccini nonostante la protagonista sia una bambina. Una fiaba contaminata da incubi reali come droga, diversità, follia e morte. Jeliza-Rose è figlia di un rocker eroinomane e di una squilibrata sboccata che si ciba di sole barrette di cioccolato ; alla morte della madre, si trasferisce con il padre in un angolo sperduto del Texas in cerca della casa dei nonni. La stessa viene trovata abbandonata e disabitata ed una volta insediatici, la ragazzina perde anche la figura paterna per colpa di un' overdose. Rimasta orfana ma apparentemente non consapevole, Jeliza-Rose inizia ad isolarsi in un mondo immaginario ben presto alimentato ed accentuato dall' incontro con dei particolarissimi vicini. "Tideland" è una pellicola tanto ambiziosa quanto affascinante, una di quelle storie che sarebbe stata perfettamente nelle corde di Tim Burton e che in mano al regista di "Brazil" acquista una dimensione surreale e visionaria unica che rappresenta il vero marchio di fabbrica di Gilliam. Non sempre lineare, a tratti un pò sconclusionato, il film si avvale comunque di ambientazioni e scenografie suggestive che contribuiscono ad arricchire un impatto visivo già estremo che si nutre delle fantasie della protagonista qui interpretata da un' efficace Jodelle Ferland a sua volta accompagnata da una maschera "gilliamiana" di vecchia data come l' istrionico Jeff Bridges.
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