Regia di Carlo Mazzacurati vedi scheda film
Un ritratto desolante della provincia: questo il nucleo, l'obiettivo centrale del film con cui Carlo Mazzacurati esordisce alla regia; Notte italiana viene inoltre ricordato per essere la prima produzione della Sacher film di Moretti e Barbagallo, a cui va riconosciuto di aver fatto centro al primo colpo. Il regista, padovano, parla della sua terra e si vede che ha dimestichezza (la sceneggiatura è sua e di Franco Bernini) con i luoghi ed i personaggi trattati; Messeri è un buon protagonista ed attorno a lui nessuno delude, da Adorf alla Boschi a Remotti. Il personaggio della ragazza, generando ulteriori risvolti sentimentali e psicologici nella trama, svia il discorso sulla corruzione e sul sordido della provincia, che altrimenti sarebbe potuto divenire una sorta di Comissario Pepe (E. Scola, 1969) aggiornato a vent'anni dopo; Mazzacurati è un autore e regista di talento (Nastro d'argento come regista esordiente) e darà conferme positive negli anni successivi. 6/10.
L'avvocato Morsiani arriva in un paesino del delta del Po per effettuare alcuni rilevamenti su terreni destinati alla costruzione. Si innamora nel frattempo di una bella ragazza, single con un bambino; approfondendo la conoscenza con gli abitanti del luogo, però, Morsiani scopre alcune verità scomode...
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