Otello, avvocato padovano, si reca nella zona del delta del Po per fare una stima su un terreno da espropriare. Sul posto conosce molte persone e scopre, più o meno involontariamente, malefatte e connivenze di un signorotto locale. Sconvolto e deluso, torna in città con Daria, una dolce ragazza del Polesine.
Mazzacurati mette in scena un Polesine freddo, grezzo, che non riconosciamo , “…uomini cioè, non cose e luoghi…” aveva già fatto capire Antonioni ponendo al centro la figura umana nell’ambiente che lo contiene, habitat presente come quinta di fondo di uno sviluppo drammaturgico esclusivamente umano.
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Buonissimo esordio per Carlo Mazzacurati che alla sua prima prova regala agli spettatori un film di qualità superiore alla media. In questo il regista è stato ben coadiuvato dagli attori coinvolti nel progetto, in primis il bravo Marco Messeri. Questo è un attore che non è mai riuscito a conquistarsi un posto di primissimo piano nel nostro cinema e ha finito… leggi tutto
Discreto questo esordio di Mazzacurati: è godibile e ha tanti pregi, anche se secondo me non bello come certi suoi film successivi. Il tema di qualcuno che rovista per caso nel passato della provincia e scopre inconfessabili segreti non è nuovo, ma è svolto con originalità e fantasia. Sono a questo proposito indovinati i personaggi collaterali come gli zingari (cari a… leggi tutto
Film di esordio, trenta anni fa, per la Sacher Film di Nanni Moretti, ancora il Delta padano è protagonista con gli uomini che lo abitano, come per Visconti, come per Antonioni e tanti.
Mazzacurati era figlio di quelle terre, il Veneto barbaro di muschi e nebbie che Parise, cittadino del mondo, amò da vicentino scegliendo la casetta rosa di Salgareda sul greto del Piave per…
Decine, in Splendor, sono i riferimenti ad altre pellicole, attraverso locandine, citazioni, frasi, sequenze, etc...
In questa playlist raccolgo i film omaggiati da Scola, ordinandoli per data di distribuzione. Come…
Merita la visione questa opera prima di Mazzacurati, in grado di descrivere sapientemente una storia di provincia ai limiti del giallo, senza mai strafare ma piuttosto seguendo un filone narrativo pulito e lineare pur nei dovuti colpi di scena che si presentano man mano che la storia procede. Ottimo cast ben utilizzato, atmosfere che ricordano “La casa dalle finestre che ridono” di…
Discreto questo esordio di Mazzacurati: è godibile e ha tanti pregi, anche se secondo me non bello come certi suoi film successivi. Il tema di qualcuno che rovista per caso nel passato della provincia e scopre inconfessabili segreti non è nuovo, ma è svolto con originalità e fantasia. Sono a questo proposito indovinati i personaggi collaterali come gli zingari (cari a…
Lo sguardo sottile e chiaro…gentile, colto, spiritoso, discreto, intellettuale curioso…così lo hanno descritto nei giornali di oggi Michele Serra e Alberto Crespi e così era il suo cinema, impastato della prosa…
Ci ha lasciato, a soli 57 anni, dopo una lunga malattia, il regista Carlo Mazzacurati. Nato a Padova nel 1956, dopo gli studi al DAMS di Bologna negli anni settanta, debutta alla regia, grazie alla produzione di Nanni…
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Commenti (5) vedi tutti
Una specie di Antonioni in salsa contadina. Esageratamente tetro, ho apprezzato soltanto la bellezza della Boschi. Voto 6.
commento di ezzo24Delizioso film d'autore che scorre piacevolmente, offrendo un bello spaccato della provincia italiana. Ottimo il cast.
commento di Greatmax54Mazzacurati mette in scena un Polesine freddo, grezzo, che non riconosciamo , “…uomini cioè, non cose e luoghi…” aveva già fatto capire Antonioni ponendo al centro la figura umana nell’ambiente che lo contiene, habitat presente come quinta di fondo di uno sviluppo drammaturgico esclusivamente umano.
leggi la recensione completa di yumeNessuna opinione? Possibile che nessuno scriva su questo bellissimo film? Uno solo consiglio: cercatelo, scaricatelo, vedetelo: Ne vale la pena. Tutti bravi:
commento di michemar