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Silent Hill

Regia di Christophe Gans vedi scheda film

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La recensione su Silent Hill

di GIANNISV66
8 stelle

Non ho mai amato i film tratti dai videogames. Forse perché non ho mai amato i videogames, e restavo perplesso quando mi capitava di ascoltare commenti estasiati di amici che si scambiavano opinioni su questa o quella avventura in digitale.
Un'avversione la mia che nasce forse dalla mia natura “umanistica”, fortemente diffidente nei confronti della tecnologia, che ho sempre visto esclusivamente come un mezzo per migliorare determinati settori della vita quotidiana e mai come un fine.
E ho sempre guardato con sospetto ai tecno-entusiasti che rinunciavano a una scampagnata preferendo una realtà virtuale.
I film tratti dai giochi per computer mi hanno poi reso ancora più saldo nelle mie convinzioni, prodotti senza anima creati solo per lucrare sugli entusiasmi dei fan.
Date queste premesse, è facile intuire con quali dubbi mi sia avvicinato a questo Silent Hill. Ebbene devo dare atto a Christophe Gans, regista della pellicola in questione, di essere riuscito a spiazzarmi.
Non conosco nulla del videogioco da cui è tratto, quindi evito di infilarmi in parallelismi di cui sono del tutto ignaro, ma al di là di quanto possa essere stata importante l'influenza del lavoro dei creatori del gioco sulla stesura della sceneggiatura e sulla regia, credo che Gans e Roger Avary(lo sceneggiatore) abbiano svolto un buon lavoro.
Un bambina vittima di un sonnanbulismo che la porta a compiere gesti al limite dell'autolesionismo, cita continuamente un luogo che infesta i suoi incubi: Silent Hill. La mamma Rose (Rhada Mitchell, splendida protagonista nell'ottimo Pitch Black) decide di cercare la causa dei deliri onirici della figlia e la porta nel luogo delle sue ossessioni.
Sarà l'inizio di una vera discesa agli inferi da cui non riuscirà a riemergere, neanche nel finale apparentemente felice.
Silent Hill è un film coinvolgente (per la trama) e sconvolgente (per le immagini), e se la storia narrata risulta un po' intricata e in certi passaggi un pò frammentaria nella logica dello svolgimento, riesce comunque ad attrarre l'attenzione dello spettatore nella giusta misura.
Quello però che risulta essere il vero valore aggiunto della pellicola è l'ambientazione.
Indimenticabile, a tal proposito, la scena in cui Rose, dopo aver vagato a lungo in una città ridotta a un cimitero di nebbia e cenere alla ricerca della figlia, si ritrova all'improvviso trascinata in un vero e proprio girone infernale annunciato dal suono di una sirena. Le immagini hanno un impatto devastante, una vera e propria rassegna degli orrori capeggiata da un gigante dalla testa piramidale, che spaventa ed al tempo stesso sconcerta lo spettatore.
Questi da una parte viene travolto dalla potenza visiva delle terrificanti visioni che scorrono sullo schermo, ma dall'altro comincia a porsi delle domande su cosa e come possa aver scatenato un simile delirio.
Silent Hill è un buon prodotto horror, superiore a molti più acclamati dalla critica. Credo di non sbagliare se penso che molti abbiano storto il naso in maniera preconcetta, per il fatto che la base di partenza sia stata un gioco per PC.
Questo film va invece visto senza pregiudizi, perché può risultare una sorpresa davvero piacevole per gli appassionati del genere.
Certamente siamo nell'ambito di un prodotto di puro intrattenimento, niente riflessioni su quali significati possano nascondersi dietro questa o quella scena, perché di significati reconditi non ve ne sono.
Però questa pellicola riesce ad essere coinvolgente come invece non sono spesso altre sulle quali si convogliano ben altri riguardi.
E a completamento del tutto un finale che non è per nulla banale e in qualche maniera riesce ad essere spiazzante.
Mi tengo sempre lontano dai videogames ma sono abbastanza onesto da dire che questo film mi è piaciuto.

Sulla trama

“Il fuoco non purifica, annerisce”

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