Regia di Dennis Dugan vedi scheda film
Ennesimo capitolo del filone demenzial-sportivo che, se in America riscuote un discreto successo, da noi fa ancora fatica ad emergere. D'altronde non c'è da stupirsi. Chi può essere infatti il pubblico di riferimento di questa pellicola? Troppe volgarità per accalappiare i più piccoli. Troppa stupidità per far presa su un pubblico adulto.
Tralasciando trama e regia, entrambi da minimo sindacale, non si può che rimarcare una noia costante e generalizzata che accompagna l'intera visione. Non si ride mai e gli attori, uno più odioso dell'altro, danno il colpo di grazia all'esausto spettatore. Da evitare come la peste.
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