Regia di Lucian Pintilie vedi scheda film
Un film che fa riflettere, non tanto sulle atrocità che hanno una loro morale evidente, ma sul comportamento della società che lo circonda compreso l'ambito familiare. Una riflessione ipocrita e falsata, che però non riesce a mettere a tacere la giustizia che l'aguzzino stesso invoca ed di cui ha bisogno. Moglie, figlio persone che lo circondano che contestano, ma fino ad un certo punto e solo determinate cose che non sono il cuore del problema. Lo stesso giornalista che partecipa all'intervista si addormenta più volte nella fase del racconto, senza poi contare i problemi tecnici che acuiscono ancora di più il disinteressamento vero a proprio alle vicende. Un film non certamente spettacolare, ma non allungando i tempi riesce a prendere l'attenzione ed a portarlo alla nostra attenzione con originalità e profondità.
Una trama piccola, basata solo su uno pseudo resoconto
Idea forte, anche se certamente rinuncia alla spettacolarizzazione. Un regista che ha laviotrato con estrema difficoltà sotto il regime,e che qui ha potuto esprimere, anche con forte ironia tutta il suo pensiero e non solo sullam storia
Ottimo interprete di Tandara
Il professore vittima del regime e primo ipocrita del sistema di oggi
Il ruolo della stupita giornalista
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