Regia di Jean-Paul Rappeneau vedi scheda film
Non proprio quello che si dice un gran bel film, ma di certo un prodotto dignitoso che, se vogliamo, stupisce un po' in positivo. Non è infatti una commediola scema, o ancora - come cerca di suggerire il titolo italiano - una commedia tutta risate e comicità. Lo definirei invece un'opera dolceamara, con dei personaggi che hanno il loro spessore, ben girata, con una parte finale che non è una mera sequenza di inseguimenti e vicissitudini turbolente (quanti film così!). L'unico momento in cui si ride forte è secondo me quando Yves Montand parla in cinese con la delegazione al ricevimento, dove tra l'altro l'attore dà una grande prova. Mi potrei sbagliare, ma mi pare di riconoscere tra i cinesi un giovane Jackie Chan; se qualcuno può confermare o smentire... Interessante comunque il personaggio di Montand, e realistico, perché di tipi così in giro ce n'è più di qualcuno: fanfarone, truffaldino, avventuriero, inaffidabile, cento ne comincia e nessuna ne porta a termine. La chimera che insegue è fare molto denaro in modo facile e veloca, il che lo porta a combinare un disastro dopo l'altro in vari luoghi del globo. Anche la Adjani dà prova di bravura, e poi è sempre un piacere guardarla per la sua bellezza. E bella è anche la musica. Un film che certamente vale la pena di guardare, senza sesso, volgarità e violenza.
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