Regia di David Jacobson vedi scheda film
un buon esempio di come si possa ancora parlare di disagio ai giorni nostri. di come invece che andare avanti, non si faccia altro che fare un passo avanti e due indietro a piè pari. protetto e coccolato da una colonna sonora e da una fotografia degna dei migliori film di 40 anni fa, e girato in uno scenario "naturale" da mozzafiato, il film di jacobson mi ha accompagnato e per un certo verso illuso in due serate. partito come la solita storiella della giovine irrequieta che s'innamora dell'indiano metropolitano con disappunto del genitore e lotte per la "giustizia del vero Ammore", il film per fortuna prende altri lidi. il personaggio di arlan, al solito un ottimo e stranamente e inquietantemente sexy edward norton, rotola letteralmente nella vita di quella famiglia come un tumbleweed che però porta con sè un insetto velenoso. da detenzione per furti, il nostro cowboy mitico e mitizzato, dimostra di essere altro da quello che tanto romanticamente vuole apparire. l'insetto maligno si scava un passaggio nella carne del nostro cowboy corrompendolo e facendolo agire in modo corrotto, costringendo gli altri ad accettare una realtà fasulla e alla fine vuota. persino tob si trova costretta a dirgli di no. solamente il giovane lonny lo segue ciecamente istericamente alla ricerca di una figura più grande che lo sappia illuminare e guidare.
regia e sceneggiatura ad hoc. alla fine si viene messi in condizioni di tenere vivo in un angolo del nostro cervello e del nostro cuore, questo povero ragazzo che non aveva saputo gestire il proprio sogno rimasto allo stato confusionale di un feto abostito.
perfetto. persino nel fisico, asciutto, sexy e ricurvo. un viso perennemente da bambino vecchio e per questo inquietante.
splendida. un viso e un corpo che non si dimenticano e un talento che sta benissimo in mezzo alle tante altre lolitine, ninfettine, starlettine che hollywood sta faticosamente cercando di imporre.
ottimo corpo da cinema. così massiccio da avere problemi a gestire la propria forza ma sicurissimo di amare i propri figli e di volerli difendere contro tutto e tutti.
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