Regia di Paul Schrader vedi scheda film
Mi aspettavo un film più semplicistico, forse moralistico, forse banale, invece non lo è, e mi è piaciuto. Il percorso del protagonista alla ricerca della figlia perduta nel giro del mercato del sesso è una vera discesa all'inferno, che vede un ambiente progressivamente più perverso e disumano, fino a toccare il fondo. Si inizia con i "semplici" film porno, poi con il sesso in cabina, poi ancora con la prostituzione, quindi con il sado-maso, poi si passa ai film rarissimi e costosissimi dove vengono uccise delle persone per davvero, e infine si raggiunge il personaggio che è il regista di questo vortice infernale, il quale ironicamente è vestito tutto di bianco. Alla fine del film è come quando Dante esce dal fondo del cono dell'inferno, dopo aver visto Satana, e tira un sospiro di sollievo.
La descrizione dell'ambiente dei film porno e affini è spietata, senza indulgenza nel mostrare il cinismo di attori e produttori, dove soprattutto i secondi fanno dollari a palate. Comunque, nel mostrare queste brutture non c'è mai compiacimento o condiscendenza da parte del regista. Il protagonsita è calvinista (come Paul Schrader) e la sceneggiatura cerca di esporre in soldoni in cosa consista questa fede, senza essere didascalica. Il dialogo con la l'attrice porno all'aeroporto è forse la metafora di un confronto all'interno della coscienza del regista. L'elemento più controverso del calvinismo è probabilmente la dottrina della predestinazione, secondo la quale certe persone sono predestinate al paradiso e altre all'inferno, senza che la loro libertà possa scegliere. Infatti la ragazza non riesce a capire questo elemento del calvinismo.
Forse il film poteva andare un po' più a fondo sulle motivazioni che hanno spinto una figlia acqua e sapone ad andare a fare l'attrice porno dall'oggi al domani. Lei rimprovera al padre di non averla capita, di esserle stato distante, di aver solo voluto dirigere la sua vita dall'esterno. E' un discorso abbozzato che forse andava espanso, visto che, in fin dei conti, è normale che lo spettatore si chieda che grillo sia saltato in testa della ragazza per farla cambiare di colpo da così a così.
In ogni caso è secondo me un film riuscito. Credo che possa interessare anche i genitori che hanno avuto problemi simili coi loro figli adolescenti, e pure quelli che li hanno ancora piccoli, perché forse possono riflettere prima di compiere errori tanto gravi come il padre di questo film. Egli è un fallito, che infatti viene piantato sia dalla moglie che dalla figlia. Stringi stringi, secondo me la colpa è sua.
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