Regia di Paul Schrader vedi scheda film
Pellicola decisamente nera questo "Hardcore" che oscilla tra il drammatico e il thrilling, ruotando attorno a una sceneggiatura che ha nella caratterizzazione dei personaggi (e del contesto sociale che rappresentano) il suo punto di forza.
Schrader, già apprezzato sceneggiatore di film di Scorsese, se la memoria non mi inganna, nell'occasione dirige e scrive il tutto, dando vita a un film capace di ritagliarsi uno spazio tutto suo nel panorama cinematografico (al punto da essere massicciamente citato in svariati film successivi, il caso più emblematico è "8mm delitto a luci rosse").
Evidenti le critiche alla società consumistica e libertina dei giorni nostri, ma non mancano frecciate anche per chi opta per approcci "fondamentalisti". Insomma, non si salva nessuno in questo "Hardcore".
Un po' troppo lenta la prima parte, comunque funzionale per dipingere il mondo bigotto del protagonista e mai noiosa per merito delle buone interpretazioni e di una fotografia piuttosto visionaria.
Abbondante presenza di topless femminili. Interessante, specie per l'epoca. Voto: 8-
Sarà scopiazzata decisamente da "8mm delitto a luci rosse", anche se qui il tutto è più compatto e non vi è un finale strampalato come nel film di Schumacher.
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