Regia di Paul Schrader vedi scheda film
Divenuto regista con "Blue collar", dramma di ambientazione operaia, Paul Schrader ritorna nell'inferno della metropoli con la sua seconda direzione, rituffando i suoi personaggi e lo spettatore nel sordido sottobosco composto di sesso mercificato, ambienti corrotti, violenza facile, a tre anni dal suo maggior successo come sceneggiatore, "Taxi driver": il protagonista George C.Scott è credibile e coinvolto nell'interpretare un ruolo ambiguo, molto umano e pieno di chiaroscuri. L'ottica di Schrader, è risaputo, non fa sconti, vive del coinvolgimento religioso-moralistico di un personaggio complesso, mai completamente entrato nei meccanismi del cinema americano: il film è interessante, non sempre chiaro nel proprio messaggio, però risulta ben fatto e scritto, con , appunto, il vantaggio di un grande attore particolarmente in palla .
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