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A Hole in My Heart

Regia di Lukas Moodysson vedi scheda film

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La recensione su A Hole in My Heart

di mm40
6 stelle

L'amore non esiste. Gli affetti, la solidarietà umana sono solo pretesti, momenti di debolezza, ingenuità: lo scenario descritto da Moodysson è quanto di più deprimente e squallido si riesca ad immaginare (ed ha molti punti di contatto con quello di Ex drummer, del belga Koen Mortier, che uscirà 4 anni dopo); ciò che interessa scandagliare al regista svedese è piuttosto l'universo del sesso. Cos'è quindi il sesso? E' innanzitutto passione, carne, istinto; quindi - più in profondità - è gioco (le frequenti scenette con i bambolotti), è guerra (la mitragliatrice puntata contro la sagoma di donna nuda), è scienza, chimica (l'approccio 'medico' con i numerosi inserti provenienti direttamente dal tavolo operatorio), è un modo per conoscersi, o meglio autoanalizzarsi (l'interpretazione di Eric sull'omosessualità latente paterna), è violenza e sopraffazione (lo stupro, non manca neppure quello), è edonismo (la scena con il cibo ed il vomito), è tabù (l'episodio di pedofilia rimasto sempre taciuto): ce n'è per tutti i gusti. E in un'ora e mezza per due stanze (e mezza, via: ogni tanto si vede anche il bagno) e quattro personaggi, Moodysson ci mette di fronte a tutto questo, mostrandoci inoltre la totale mancanza di innocenza del mondo odierno, l'incolmabile divario comunicazionale fra genitori e figli, l'imprescindibile necessità degli affetti che, per l'appunto scomparsi o fasulli, vengono sostituiti da quanto più prossimo e facile a reperirsi vi sia: il sesso. Ciò che colma il 'buco nel cuore' del titolo. Raffinatezza impagabile, poi, la scelta di censurare le marche di prodotti commerciali (la Coca-Cola, il detersivo) lasciando contemporaneamente campo libero a nudità ed immagini disturbanti come quelle di un intervento chirurgico alla vagina: non c'è nulla che non si possa dire, nulla contro cui non si possa andare, se non il macroscopico potere del denaro. E questo esempio ammirevole di cinema a bassissimo costo, ma pregno di idee, è la risposta migliore alla questione. 7/10.

Sulla trama

Aitante quarantenne (un po' sovrappeso) gira filmini porno casalinghi con un amico ed un'aspirante pornodiva. Nella stanza di fianco vive recluso, al buio e vestito sermpre di nero, lo scontroso figlio adolescente dell'uomo, Eric. La ragazza prova ad avere un dialogo con lui, ma la situazione è una bomba ad orologeria, pronta ad esplodere...

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