Regia di Lino Brocka vedi scheda film
Questo film esce desolatamente perdente dal confronto con "Insiang", di cui sembra una versione riveduta e corretta, verniciata a nuovo e rivestita del luccichio di Broadway e dei sogni in scatola della disco-dance. E dire che la storia parte nel migliore dei modi, con un realistico spaccato della società filippina, capace di porre le giuste, provocatorie domande: quali sono i mezzi moralmente leciti al fine di conquistare la donna amata? E il matrimonio per interesse è sempre eticamente riprovevole? In fondo, spostando la prospettiva dal mondo del benessere a quello dell'indigenza, il denaro cessa di apparire come un oggetto di sordide mire, per ridiventare un puro e semplice mezzo di sostentamento. Purtroppo, la riflessione così bene avviata viene completamente rovinata da uno sdolcinato, e stonatissimo, happy ending in pieno stile televisivo.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta