Regia di Gus Van Sant vedi scheda film
Un Van Sant con le idee già chiare ma ancora troppo personale per i miei gusti.
Se penso a ciò che per me è un film, è difficile per me ritenere Mala Noche tale. Se proprio dovessi trovare delle parole direi che questa è una performance artistica. L'esordio di Van Sant è indipendente, sperimentale ma soprattutto personale. E quando crei qualcosa di fortemente personale o hai la fortuna di avere una sensibilità affine al tuo pubblico oppure il tuo pubblico rischi di alienarlo.
Mala Noche è girato quasi interamente in bianco e nero. Un bianco e nero fortemente contrastato, con neri densi e luci taglienti. La mancanza di una vera e propria trama ma un semplice susseguirsi di eventi, la narrazione lenta, un uso massiccio di sottofondi musicali e i continui cambi di inquadratura rendono la visione ipnotica. La mente va in stand-by e le immagini scorrono davanti agli occhi, senza però emozionare o coinvolgere.
Mala Noche è purtroppo un film troppo personale per appassionare, lo consiglierei quindi unicamente ai fan, dove potranno scoprire un Gus Van Sant che ha già in mente qual è la sua idea di narrazione mentre lo stile registico risulta invece ancora acerbo e troppo sperimentale. Il regista introduce in questo film temi come l'omosessualità, l'ossessione, l'immigrazione, l'amore e il sesso senza svilupparli attivamente ma semplicemente raccontandoli con distacco.
P.S.: Sto sperimentando con Youtube, se volete supportarmi in questo esperimento cliccate QUI per vedere il video dedicato a Mala Noche aiutandomi con un "mi piace", un’iscrizione o anche solo con una visualizzazione e se possibile fatemi sapere cosa ne pensate. Vi ringrazio :)
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