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Mala noche

Regia di Gus Van Sant vedi scheda film

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La recensione su Mala noche

di kotrab
8 stelle

Mala noche è l'esordio di G. Van Sant nel lungometraggio, un buon film, non entusiasmante ma comunque notevole nell'ambito delle produzioni underground e importante per quanto riguarda la tematica omosessuale.
La sceneggiatura deriva da un racconto autobiografico di Walt Curtis ed è incentrata sull'innamoramento a prima vista, a Portland, di Walt (interpretato con naturalezza e tenerezza da Tim Streeter, mentre il vero Curtis interpreta George, un ruolo minore) nei confronti del giovane messicano clandestino Johnny (D. Cooeyate); Walt non è ricambiato ma Johnny non respinge la sua compagnia approfittando per procurarsi cibo, alloggio ecc. e mettendo di mezzo un altro amico messicano, Roberto Pepper (R. Monge), su cui cerca allora di ripiegare il povero Walt.
Van Sant non sviluppa una narrazione lineare, ma segue i suoi protagonisti in una serie di brevi sequenze, collegate ma tendenti alla frammentazione, quasi una ripresa di impressioni legate sia alla sfera emotiva di Walt, sia alla esplorazione degli ambienti suburbani e alle vite alla giornata degli emarginati o comunque dei semplici cittadini. A questo proposito il regista di Louisville è stato accostato al lirismo di P. P. Pasolini, più però nella ricerca di una visione intima delle periferie e dei bassifondi e nell'uso della fotografia che nella tipologia facciale e nemmeno esattamente nella colonna sonora: la fotografia in bianco e nero di John Campbell infatti è sì essenziale, ma soprattutto ricca di contrasti e dominata di notte da chiazze oscure con un effetto da "pittura documentaristica"; le musiche invece sono di stampo leggero e popolare, con brevi citazioni classiche ma non di tragiche passioni bachiane, bensì di scherzosi sinfonismi beethoveniani. Difatti in questo che potrebbe essere chiamato uno street movie, prima dei suoi road movie, si alternano momenti drammatici ad altri umoristici, tutti però accomunati dalla ricerca di amore e di amicizia da parte di Walt e da un approccio sincero, pacato e senza morbosità da parte di Van Sant. 7 1/2
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