Regia di Claude Sautet vedi scheda film
Voto 9. Dimesso dalla clinica psichiatrica in cui era ricoverato, Martial (Daniel Auteuil) viene inviato dalla madre (Danielle Darrieux), titolare di una catena di supermercati, ad ispezionare alcune sedi di provincia. A Limoges, scopre che il direttore locale (Jean-Pierre Marielle) ha falsato i libri contabili. Si innamora della governante di quest’ultimo, Francine (Sandrine Bonnaire), e trascorre alcuni giorni con lei, diventando anche amico del cuo compagno, Fernand (Vincent Lindon). Qualche tempo dopo, di ritorno a Limoges, Martial ritrova Francine sottomessa ad un losco trafficante, che viene ucciso da Fernand. Per salvare l’amico, Martial si autoaccusa dell’omicidio e viene nuovamente internato in un ospedale psichiatrico.
La prima parte del film è una commedia. La descrizione dell’ambiente arricchito di provincia è sarcastica al punto giusto, i dialoghi tra il “parigino” Auteuil, il direttore di Limoges e la moglie sono irresistibili, con tutta la gamma dei luoghi comuni più disarmanti. Nella seconda parte, con la relazione tra Auteuil e la Bonnaire, l’amico Fernand e l’omicidio finale, si entra in un’atmosfera alla Chabrol, con le meschinità e morbosità della vita di una certa provincia. Nell’insieme, un film riuscitissimo di Sautet, sorretto da un cast di primissima scelta.
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