Regia di Herschell Gordon Lewis vedi scheda film
Una delle tre pellicole di sexploitation dirette da Herschell Gordon Lewis dietro anonimato (siglate come Mark Hansen) sparite dalla circolazione sino al 2013. Sexy-western dai contenuti dirompenti (incesto, stupro, omosessualità femminile), diretto però in maniera anonima e risultante per nulla erotico e privo di ritmo.
Sul finire del XIX° secolo, nel West, Abilene (Sharon Matt) e il fratello Todd (Kip Marsh) rimangono orfani. Assieme tentano di sopravvivere, portando avanti le attività della fattoria ereditata dai genitori. L'isolamento quotidiano spinge i due fratelli a guardarsi con occhi differenti. Todd non perde occasione di spiare più spesso la sorella quando, nuda, fa il bagno nel fiume ben sapendo di essere osservata. Giovani e belli, presto i due si ritrovano la sera, ciascuno in solitudine nel letto, a pensare all'altro masturbandosi all'idea di fare sesso. Sino a quando Todd, entrando in camera della sorella, la trova nuda e disponibile. È l'inizio d'una intensa quanto innaturale storia d'amore alla quale Todd - dopo essere precipitato per giorni senza ritegno - comprende di dover porre un freno. Si reca quindi al paese, dove in un saloon conosce l'attraente Linda (Bambi Allen) con la quale ben presto entra in intimità, ritrovandosi nel suo accogliente letto. Durante la sua assenza un cowboy di passaggio chiede ospitalità ad Abilene. Accolto e sfamato, l'uomo dimostra di desidere altro che un pasto caldo, arrivando a violentare la ragazza. Al rientro Todd viene informato e decide di vendicare l'affronto, mettendosi sulle tracce dello stupratore. Nel frattempo Linda si presenta a casa di Abilene alla ricerca di Todd, ma finisce per sedurre la sorella coinvolgendola in un rapporto lesbico.
Pellicola di sexploitation diretta da Herschell G. Lewis sotto pseudonimo di Mark Hansen che, assieme ad altre due, era stata data per dispersa venendo recuperata solo nel 2013 per essere poi distribuita in home video in forma restaurata. Il "padrino del gore" si occupa unicamente della direzione, essendo opera sceneggiata da Louise Downe (non accreditato). La trama propone incesto, stupro e omosessualità femminile e i nudi, soprattutto da parte della graziosa Sharon Matt, abbondano. L'ambientazione western lo rende in parte atipico e la fotografia risalta le location naturali che hanno un loro particolare fascino in quanto il film è stato girato nel giugno del 1969 all'interno del ranch "Spahn Movie", all'epoca popolato dagli adepti della Family di Charles Manson, un mese prima del tragico massacro di Cielo Drive e l'anno seguente distrutto da un incendio. Questi sono gli unici motivi di interesse che possono essere attribuiti a Linda and Abilene in quanto il film pecca, come quasi sempre nel caso di Lewis, d'una direzione del tutto assente.
Poco gioiosamente il lungometraggio si apre con un funerale e si chiuderà nello stesso punto, con aggiunta di una ulteriore fossa. Le riprese si susseguono anonimamente in maniera statica, con lunghe inquadrature fisse impoverite ulteriormente da una colonna sonora fiacca e soporifera. La storia, mal sviluppata nei dialoghi e superficiale nel tratteggiare le psicologie dei personaggi, poteva essere abbreviata di almeno venti minuti, evitando così allo spettatore inutili lungaggini ben poco spettacolari. Quanto all'aspetto erotico, Lewis si dimostra del tutto inadatto a trattare la materia, riuscendo a proporre il primo accoppiamento tra fratello e sorella in termini grottescamente surreali, con Todd che la possiede indossando i pantaloni (nemmeno calati!) e un successivo spogliarello di Linda (in intimità con Todd) tra i meno sensuali mai filmati. Elementi estremi e scioccanti finiscono così per essere ridotti a innocue e fastidiose scene di nudo dal taglio didascalico e per nulla eccitanti. La percezione del tempo, durante la visione, distorce sensibilmente in direzione dell'infinito in maniera direttamente proporzionale all'inconsistenza d'un soggetto e d'una maldestra realizzazione che rendono l'opera a dir poco pesante.
"La psicoanalisi ci ha dimostrato che la prima scelta sessuale del fanciullo è incestuosa, poiché si riferisce ad un oggetto interdetto (alla madre od alla sorella) e ci ha mostrato attraverso quali vie l'adulto si libera dalla seduzione che su di lui l'incesto opera. Il nevrotico, al contrario, ci mostra con regolarità un aspetto dell'infantilismo psichico, dal momento che, o non ha saputo liberarsi dai legami che legavano la sua psicosessualità all'infanzia (arresto dello sviluppo), oppure ad essi è ritornato (regressione)."
(Sigmund Freud)
F.P. 15/01/2022 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 89'06")
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