La recensione su Two Thousand Maniacs!!

di undying

4 stelle

Secondo horror, dopo Blood feast, diretto dal padrino del gore. Un mezzo flop (meritato) al botteghino, eppure insolitamente rivalutato e apprezzato dai cultori del regista.

A causa di una deviazione stradale provocata intenzionalmente da alcuni individui, due coppie in auto - seguite dalla giovane Terry (Connie Mason) che ha offerto un passaggio all'autostoppista Tom (William Kerwin) - finiscono a Pleasent Valley, una cittadina con meno di 2000 anime, mentre gli abitanti stanno realizzando i preparativi per celebrare un centenario (1865 - 1965). I sei vengono invitati dal sindaco a restare durante il festeggiamento, in qualità di ospiti onorari. Non immaginano di essere finiti in un paese fantasma, distrutto durante la tragica guerra di secessione. Ogni cento anni, le vittime di una carneficina gratuita tornano a vivere per compiere una serie di macabri omicidi ai danni degli Yankee di passaggio.

Secondo e meno riuscito horror di Lewis, dopo Blood feast, al solito girato in tempi brevi (14 giorni) e in massima economia. Prodotto dal sodale esperto di nudie, David F. Friedman e sceneggiato dallo stesso regista. Rispetto al debutto Lewis dirotta la sua attenzione su un tipo di narrazione più ironica, stile commedia, infarcendo comunque vari momenti della pellicola con sequenze (per l’epoca) molto forti ed esplicite [1]. Tecnicamente inferiore al già basso livello del suo predecessore, Two thousand maniacs! appare sviluppato in maniera superficiale a causa, principalmente, del livello (meno che amatoriale) della recitazione e di un montaggio a dir poco approssimativo. Tra musichette country inascoltabili, occorre attendere oltre mezz'ora prima che il ritmo del film inizi a dare qualche segnale. Quel che segue non arriva comunque a soddisfare lo spettatore, anche quello di bocca buona. Girato a St. Cloud (Florida) [2], dove sembra che a poca distanza ora sorga Disneyland, Two thousand maniacs! fu un mezzo flop al botteghino, ma non è da escludere che il calo di pubblico sia da imputare per buona parte alla censura, che in questo caso impose il divieto ai minori. Da segnalare la presenza di Connie Mason nel ruolo di Terry Adams, Playmate del mese (giugno 1963) della rivista Playboy. Lewis proseguirà il suo percorso dietro la macchina da presa concludendo la trilogia splatter - da sempre sopravvalutata [3] - con Color me blood red (1965), mantenendo comunque lo stesso basso livello qualitativo. Nel 2005 Tim Sullivan ne ha realizzato il remake, interpretato anche da Robert (Freddy Krueger) Englund. Assieme al citato Blood feast è uno dei pochi film di Lewis a essere stato trasmesso, con sottotitoli in italiano, sul finire degli anni '90 nel palinsesto della ex pay-TV Tele +.

Testo della canzone di Two thousand maniacs

Colonna sonora country, composta (e pure cantata!) da H.G.Lewis.

Robert E. Lee Broke his musket on his knee
"C'è una storia di cento anni fa che dovresti conoscere.
E abbiamo aspettato cento anni per raccontarla.
Adesso ci seguiranno gli Yankees.
Ascolteranno questa canzone.
E tremeranno di paura a sentire questo grido ribelle.
Yeeeeeeehaw!
Oh, il sud risorgerà!
Robert E. Lee ruppe il suo moschetto sul ginocchio.
E mille pezzi rovinarono a terra.
Ma rialzò lo sguardo e radunò i suoi uomini.
E dalle sue labbra arrivò un suono orribile.
Yeeeeeeehaw!
Stonewall prese un fucile e fece scappare gli Yankees.
Ma prese un colpo fatale nel petto.
E mentre cadeva il vecchio Stonewall disse:
"Ascolta la richiesta di un uomo morente"
Yeeeeeeehaw!
Jeb Steward spronò il suo cavallo e gli Yankees ovviamente scapparono.
Ma non aveva polvere nel fucile.
Per cui disse ai suoi ragazzi:
"Facciamo un bel pò di rumore".
E caricheremo ancora e faremo scappare gli Yankees.
Yeeeeeeehaw!"

NOTE

[1] Si contano quattro delitti, eseguiti in maniera brutale e nel seguente ordine: una ragazza destinata a finire pietanza di un barbecue; uno sventurato smembrato da corde legate agli arti da quattro cavalli, fatti partire contemporaneamente in direzione opposta; un altro rinchiuso in una botte chiodata e lasciato rotolare in una scarpata; una disgraziata centrata al volto da un macigno, dopo che lo stesso viene fatto cadere dall'alto di una complessa struttura, quando centrato con lancio d'un sasso (!) un apposito congegno che lo tiene in sospensione.

[2] Ricorda al proposito Lewis:
"Gli abitanti di St. Cloud erano attoniti. Il sindaco non sapeva o non si curava del fatto che fosse un film gore, trovò tutto delizioso. Vi partecipò l'intera cittadina".
(Fonte: "Shock Value", John Waters)

[3] Incalcolabili (e parzialmente incomprensibili) le varie influenze su opere successive (ved. imdb).

"E se la terra volesse la guerra? Come si spiega il fatto che Ares sia anche un antico dio dell'agricoltura? E che a Marte sia assegnato un suo appezzamento, in campagna, fuori le mura della città? A chi si sforza di comprendere la furia della guerra di secessione americana, e anche la composta, paziente sopportazione di quella guerra, che andò avanti per quattro anni, arrivando a toccare la Florida e il Nuovo Messico (oltre diecimila distinti scontri armati in cui rimasero uccisi oltre seicentomila uomini e ragazzi), le motivazioni di solito elencate non paiono all'altezza di tanta carneficina."

(James Hillman)

Trailer