Romain, trent'anni, fa il fotografo. Un giorno scopre di essere affetto da una malattia incurabile: gli restano solo pochi di mesi di vita. A mano a mano che si avvicina alla fine diventa sempre più crudele con il suo partner, odioso con la sorella e con i genitori...
Note
Non tutto funziona in _Le temps qui reste_, e ci pare una forzatura studiata a tavolino l'incursione del personaggio femminile, quasi a risolvere con un coup de theâtre il legittimo bisogno di paternità dell'amante omosessuale. Nella prima parte tuttavia si vola alto e il merito, va detto, è soprattutto degli attori. Bravissimo Melvil Poupaud, che sembra refrattario al ruolo troppo simbolico, tipo Cristo del Mantegna, che forse vorrebbe cucirgli addosso Ozon, e ci mette del suo nell'affrontare la morte con malsano nervosismo. La sequenza più bella è quella del confronto col padre, uno straordinario Daniel Duval.
Un altro bel film da Francois Ozon. Certo, non eccezionale, ma sono convinto che prima o poi Ozon sara' in grado di regalarci un altro capolavoro come "Sotto la sabbia".
Romain (Poupaud),giovane fotografo di successo ,scopre di essere malato terminale.Rifiuta ogni trattamento ,liquida il lavoro e rompe con il suo compagno.L'unica persona in grado di comprenderlo e dalla quale si rifugia,e' la nonna (una meravigliosa Moreau),perche' anche lei "sta per morire".Il film e' una cronaca appassionata e commovente della solitudine,del pudore,dell'angoscia.Ozon e' un… leggi tutto
Romain, giovane fotografo d’alta moda, scopre di avere un cancro devastante, che non gli lascia scampo. Pochi mesi di vita se rifiuta le cure, cosa che lui decide di fare nonostante la nonna Jeanne Moreau lo inviti a tentare il tutto per tutto. Pianta il fidanzato e conosce una donna, Valeria Bruni Tedeschi, che gli chiede di dargli un figlio, dato che il marito è sterile. Cruda parabola… leggi tutto
Ma io mi chiedo, quando un regista sceglie gli attori quali logiche segue? Perche' davvero, qui, a parte il protagonista nessun attore mi sembra azzeccato e di conseguenza il film mi e' parso interminabile perche'troppo finto. Questa nonna, tutta rifatta, cui hanno addirittura tirato gli zigomi mi fa piu'intristire della storia del film....inoltre perche' sempre dico sempre gli ambienti mondani… leggi tutto
In questa lista ho elencato i film che per me hanno avuto una particolare importanza. Che mi riportano col pensiero a qualche periodo lontano o vicino della mia vita. Che parlano anche un po' di me. Sono i…
Romain è un giovane fotografo omosessuale che un giorno sviene improvvisamente per terra. Da lì a poco scoprirà di avere un tumore che si è già diffuso per tutto il corpo. Non volendo sottoporsi a un ordinario ciclo di cure, ritenendolo inutile, Romain deve aspettarsi solo pochi mesi di vita.
Il percorso che conduce alla morte…
Romain (Poupaud),giovane fotografo di successo ,scopre di essere malato terminale.Rifiuta ogni trattamento ,liquida il lavoro e rompe con il suo compagno.L'unica persona in grado di comprenderlo e dalla quale si rifugia,e' la nonna (una meravigliosa Moreau),perche' anche lei "sta per morire".Il film e' una cronaca appassionata e commovente della solitudine,del pudore,dell'angoscia.Ozon e' un…
"Mi piacerebbe tanto rivederlo, ma non esiste più in commercio..."
"Ce l'avevo registrato, ma sarebbe bello se lo pubblicassero finalmente in dvd..."
"L'ho visto una volta in televisione quando ero piccolo e…
Per Gautama l'incontro con la malattia - al pari di quello con la vecchiaia e la morte - fu decisivo per la comprensione dell'esistenza della sofferenza dell'umanità. Anche per il cinema, spesso, le cose van così e…
Dopo molto... tempo, torniamo alle taglist e torniamo con uno straordinario macro-tema che ha nutrito ogni genere cinematografico, forse con una dominante fantascientifica, ma nemmeno poi necessariamente così…
Cinque film che sono riusciti a stupirmi per lo sguardo lucido e disincantato su un tema difficile e poco frequentato, che è quello del male incurabile. Percorsi dolorosi e talvolta angoscianti al centro di…
E’ stata posticipata per ben tre volte (in cinque mesi) la data d’uscita nelle sale, ma finalmente oggi 27/08/2010 è il grande giorno: “Il rifugio” di Francois Ozon è…
Non è semplice fare una classifica dei sei film più belli visti fino ad oggi: qualcuno inevitabilmente deve stare fuori, qualcuno ti ha lasciato troppe emozioni per essere tralasciato... Comunque a…
Sapere di morire può uccidere prima del tempo?? E' quello che accade qui. Ma la morte è lenta. Dolente. Trascinata. Il tramonto arriva piano. In una logica temporale abbastanza scomposta. E c'è tempo per tutto. Per creare guerra e per mettere pace. E' un film sofferto. Il protagonista soffre nel silenzio di chi osserva intorno a sè tutto quello che accade sapendo che…
Gadda non c'entra. E' lo sbigottimento cosciente che trafigge il cervello, quel senso dell'irreparabile che incombe che non puoi contrastare nè sconfiggere, una lacerazione dell'anima che diventa un angoscioso…
Il dramma individuale della morte che arriva proprio quando non dovrebbe: non all'età di trent'anni, non quando si è all'apice del successo professionale, non prima di veder nascere il proprio figlio, non in una bella giornata di sole, non su una spiaggia affollata, non dopo un bagno in mare ed un gelato al cioccolato. Non, non, non. Eppure essa arriva, annunciata ed attesa. E il mondo…
Ozon nel bene e nel male ha l'enorme pregio di non lasciare mai indifferenti.Qui racconta una storia forse difficilmente filmabile di impatto emotivo tremendo(che cosa puo'esserci di piu'tremendo di trovarsi a trent'anni sulla cresta dell'onda,con amante,soldi e lavoro gratificante e sentirsi dire di avere pochissimi mesi di vita?)con un ottimo protagonista descritto nei minimi termini della sua…
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Un altro bel film da Francois Ozon. Certo, non eccezionale, ma sono convinto che prima o poi Ozon sara' in grado di regalarci un altro capolavoro come "Sotto la sabbia".
commento di ligeti