Regia di Herschell Gordon Lewis vedi scheda film
Secondo "nudie" della coppia David Friedman / Herschell Gordon Lewis, fortemente ispirata da The immoral Mr. Teas (1959) di Russ Meyer. The adventures of Lucky Pierre è un coloratissimo film sexy privo di trama, poco artistico ma in grado di far fruttare oltre 30 volte, nel breve tempo di programmazione, il budget investito.
Lucky Pierre (Billy Falbo) vive tra l'imbarazzo e il divertimento la capacità di vedere le donne che incontra senza vestiti. In "Pardon my pigments" lo troviamo impegnato come pittore, alle prese con tre modelle che posano in un giardino; "The plumber's friend" racconta di quando, come idraulico, ha la fortuna di riparare un bagno, mentre una donna ne fa buon uso; "For the birds" vede il nostro intrepido eroe in mezzo al bosco, munito di cannocchiale per studiare i volatili, distratto nell'attività dalla presenza di due fanciulle; in "The photographer's apprentice" è addetto alle pulizie di uno studio fotografico, ma viene scambiato dalle modelle per un fotografo; infine, in "Drive-in me crazy", Lucky percorre un lunghissimo tratto di strada per raggiungere un cinematografo che ha in programma "I was a teenage nudist" e "Picnic on the playground"...
"A pinch of pepper...a nip of ginger...a dash of mustard...in as spicy a dish of adult cinemafare as you'll ever taste!"
"Un pizzico di pepe... un pizzico di zenzero... un pizzico di senape... in un piatto di cinema per adulti, piccante come non lo assaggerete mai!"
(Tagline)
The adventures of Lucky Pierre: scena
Prima di dedicarsi al cinema splatter con Blood feast (1963), Herschell Gordon Lewis (1926 - 2016) ha diretto una manciata di "nudie", pellicole prive di trama in senso stretto e volute dal socio produttore David F. Friedman. Il primo titolo di questo genere, che rappresenta anche l'esordio in regia di Lewis, è Living Venus (1961), lungometraggio in bianco e nero girato poco prima di questo "coloratissimo" The adventures of Lucky Pierre. La segmentazione in sketch è probabilmente dovuta alla genesi del film, inizialmente pensato come cortometraggio, poi ulteriormente finanziato - con un budget complessivo di soli 7.500 dollari - e reso di una lunghezza prossima all'ora. Come lasciano intendere i titoli, con la definizione grottesca di "filmato in cutie color e skinamascope" i due autori si riferiscono al contenuto del lungometraggio, che in effetti non lesina nell'esporre epidermide femminile. Se si esclude un grottesco incipit con un tizio che introduce la storia, tutto il girato è privo di audio, sullo stile di un film muto: una scelta tattica per rendere internazionale il prodotto. Il soggetto arriva con tutta probabilità da un predecessore, The immoral Mr. Teas (Russ Meyer, 1959), dal quale Friedman e Lewis (anche sceneggiatori) prelevano l'idea di un protagonista che, per non meglio specificate ragioni, vede "nudo di donna" ovunque. Nonostante l'inesistente trama, il budget speso nella realizzazione di The adventures of Lucky Pierre ha reso qualcosa come 200.000 dollari nell'arco di alcuni giorni di programmazione nei drive-in e nei teatri di varietà specializzati in spettacolo erotici. Un vero e proprio investimento dorato, che spinge la coppia nel proseguire su questa strada con i successivi Daughter of the sun (1962), Nature's playmates (1962) e Boin-n-g (1963).
The adventures of Lucky Pierre: scena
Curiosità [1]
"L'idea originaria viene a David Friedman rifacendosi a brevi cortometraggi proiettati nei teatri durante gli spettacoli di Burlesque, varietà in voga tra gli anni Cinquanta e i Sessanta in cui tra barzellette a sfondo sessuale e sketch allusivi, era immancabile lo spogliarello e l'esibizione di nudità femminili. I riferimenti a questo tipo di spettacoli sono palesi, tanto che lo stesso personaggio Lucky Pierre, prima di giungere sul grande schermo, è protagonista dell'immaginario popolare americano narrato nelle barzallette sconce, parente del Pierino italiano."
[1] Letteramente da: "Herschell Gordon Lewis - The GoreFather" di Alberto Farina
The adventures of Lucky Pierre: Billy Falbo
"Quello che piace a un uomo degli abiti di una donna è immaginare come lei starebbe senza."
(Brendan Francis Behan)
F.P. 01/09/2021 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 52'38")
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