Regia di Jean-Charles Fitoussi vedi scheda film
Che esperienza straniante vivere dentro un incantesimo.E'quello che succede ad Antoine padrone solo di metà della sua vita,così semplicemente ,senza una spiegazione.Vive pienamente un giorno si e l'altro no,nel vuoto di cui non ha alcuna consapevolezza.E ha organizzato la sua vita secondo questo strano copione,questo fluire del tempo interrotto dal nulla che improvvisamente se lo porta via.Lui sparisce e riappare dopo 24 ore.Il problema è quando conosce e si innamora ,ricambiato, di Clementine .Lei all'inizio accetta questo amore a giorni alterni.All'inizio è quasi piacevole avere tempo da dedicare a se stessa ma poi questa storia d'amore che per lei dura dal doppio del tempo rispetto a lui la logora e decide di non farlo più tornare occupando lo spazio in cui lui riapparirà.Raggelante come la sequenza di tutta quella pila d quotidiani messi ad occupare lo spazio in cui lui dovrebbe riapparire,di fatto impedendoglielo.Una pietra tombale.Ma il diavolo fale pentole e non i coperchi.Il film di Fitoussi è un curioso esordio:cinema impegnativo pregno di letteratura e di filosofia con succose notazioni e un senso di vuoto che è lo stesso che attanaglia Antoine.Un incantesimo che si direbbe partorito dalla mente della peggiore strega diviene un apologo sul tempo e sullo spazio corporeo.Si predilige il pianosequenza,una recitazione volutamente raffreddata.Un film sicuramente stimolante riflessioni non banali....
un esordio stimolante rifelssioni non banali
recitazine volutamente raffreddata
carnosa,molto reale
ok
ok
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