Regia di Bruce Beresford vedi scheda film
Dublino 1953 Desmond Doyle è un imbianchino perennemente senza lavoro e dedito al bere, infelicemente sposato con una donna che fugge con l'amante inglese il giorno di santo stefano. Improvvisamente il poveraccio si ritrova a crescere da solo i tre figli: la più grande ha solo nove anni e si chiama Evelyn mentre gli altri due sono due maschietti. Come se non bastasse l'arcigna suocera segnala la situazione ai servizi sociali che tolgono a Desmond la patria potestà sui tre figli, che vengono spediti in due orfanotrofi gestiti da religiosi. Bisogna sottolineare che in quegli anni la legge irlandese vietava ai genitori single di crescere i propri figli, mentre paradossalmente la costituzione irlandese sanciva il diritto dei genitori di avere accanto i propri figli. Proprio su questa legge palesemente incostituzionale Desmond Doyle ingaggerà una dura battaglia legale con l'alta corte irlandese per riavere la custodia dei propri bambini. Il film narra la vera storia di Evelyn Doyle che oggi dovrebbe avere circa 70 anni e una volta divenuta adulta scrisse un libro in cui narrava la sua commovente vicenda personale. Nell'autunno del 2001 il regista australiano Bruce Beresford girò questo bel film scegliendo per la parte di Desmond Doyle l'allora James Bond Pierce Brosnan, l'attore irlandese tra l'altro s'impegnò a produrre il film. Sostanzialmente il film parla dell'amore sconfinato di un padre per i propri figli, un amore che trasforma un uomo mediocre in un personaggio eroico in grado di calamitare l'intera opinione pubblica dell'epoca. Bisogna tra l'altro sottolineare che nonostante Doyle avesse ben sei figli la storia ruota attorno alla piccola Evelyn che poi scriverà appunto il libro, per la parte di Evelyn fu scelta Sophie Vavasseur che all'epoca aveva solo nove anni e faceva una gran tenerezza, la piccola tuttavia nonostante la giovanissima età se la cavò benissimo davanti alla macchina da presa. Per non parlare dell'ecezzionale interpretazione di Pierce Brosnan che dimostrò di essere uno dei più talentuosi attori holiwoodiani. Una scena mi ha colpito particolarmente: quando suor Bridget picchia una compagna d'orfanotrofio di Evelyn la quale nel tentativo di difendere l'amica le prende pure lei, questi religiosi che giurano di dedicare tutta la vita a Cristo e poi commettono un atti così vili ed infami. Questi religiosi che disobbediscono all'insegnamento di Cristo:''guai a coloro che seminano scandalo tra i bambini, possano essi essere gettati con una macina al collo nella gora'', oppure: ''quello che farete al più piccolo tra voi lo fate a me''. Queste suore che picchiano bambine tenendo un crocifisso appeso al collo, io non ho parole. Il regista fa emergere il tema della purezza e dell'innocenza dell'infanzia, il tema dell'amore paterno e dell'amore filiale, un uomo che era stato un pessimo marito che diventa un eroico padre. Posso dire che questo è veramente un film struggente.
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