Regia di Ole Bornedal vedi scheda film
Ben cinque paesi si sono coalizzati per produrre questo film (Svezia, Francia, Norvegia, Germania, Danimarca)... Gerard Depardieu tra i protagonisti ma io devo dire che l'ho guardato a tempo perso perché c'erano Christopher Eccleston, penultima incarnazione del Doctor Who nell'omonima e storica serie britannica e il Mads Mikkelsen delle splendide mele di adamo. Il film sembra essere un tributo a questa Dina o meglio all'attrice che la interpreta, la svedese Maria Bonnevie, che è il vero fulcro della vicenda e sulla quale la macchina da presa indugia quasi ossessivamente nel tentativo di cogliere ogni espressione. Dina è volitiva quasi selvatica, con più di un cedimento dalle parti della follia... Intuisco che forse ci potrebbe essere materiale interessante per farne il ritratto indimenticabile di una donna in lotta con sé stessa, con coloro che ama e con un mondo che sta cambiando ma purtroppo ci troviamo di fronte al solito polpettone che non riesce ad emergere dalle nebbie del torbido feuilletton. La caratterizzazione dei personaggi manca di polso.. la regia sembra barcamenarsi tra i limiti della sceneggiatura e le possibilità intrinseche ed estrinseche delle singole interpretazioni in particolare della protagonista che è quasi animalesca... In definitiva un film che si guarda sperando ogni minuto che accada qualcosa che lo renda concreto.. poi arriva la fine all'improvviso.. e io mi rendo conto che già l'ho dimenticata... questo dice tutto...
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