Regia di György Pálfi vedi scheda film
Impossibile raccontare quello che succede in Hukkle, perché le immagini si susseguono sullo schermo apparentemente senza nessi logici: un anziano singhiozza, un uomo conduce un verro lungo una strada, un pescatore cattura un pescegatto, un poliziotto partecipa a un funerale e così via. Sarebbe come voler raccontare le sequenze del film Pianeta azzurro (1982) del nostro Franco Piavoli. Gli intenti probabilmente divergono e spesso rischia di sfuggire il senso globale di questa operazione messa in piedi da Pálfy in una campagna magiara che raramente è apparsa altrettanto bella e solare.
Ma l'accozzaglia di immagini cinematografiche e l'apparente carenza di significato venne a suo tempo rimproverata anche a Un chien andalou (1929) e a L'age d'or (1930) di Buñuel.
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