Regia di Mario Bianchi vedi scheda film
Far west. Dopo una rapina sanguinolenta, l'agente federale Jonathan Pinkerton arriva in città per indagare sui banditi, che a quanto pare hanno già cominciato a farsi fuori tra di loro. Pinkerton avrà vita dura, naturalmente.
In questo spaghetti western sgangherato e dichiaratamente privo di grandi aspettative c'è realmente poco di sensato; la mano incerta di un regista pressoché esordiente come Mario Bianchi non aiuta a confezionare al meglio un prodottino che comunque, già in partenza, mostrava falle da qualsiasi parte lo si guardasse: un cast invero modesto, una trama arzigogolata ma non troppo solida dal punto di vista logico, scenografie e costumi raggranellati sbrigativamente, luoghi comuni del genere a profusione senza mai riuscire effettivamente a catturare l'attenzione dello spettatore. Tensione, ritmo, azione, personaggi carismatici: tutti ingredienti che mancano alla ricetta di Hai sbagliato... dovevi uccidermi subito!, ma dei quali in fin dei conti a Bianchi neppure interessava disporre; se non altro qua e là spunta qualche nota ironica/comica. Ma inutile aspettarsi di più, perché per le pellicole di tale calibro c'era sempre un percorso, all'epoca, per raggiungere il pubblico e per recuperare quantomeno le spese sostenute; dietro a questo titolo c'è una produzione italo-spagnola e, a parte la quota minima di buona volontà, più nulla. Robert Woods, Nieves Navarro, Frank Branha, Ernesto Colli e Ivano Staccioli sono gli interpreti principali; da salvare almeno le musiche di Carlo Savina. Bianchi potrebbe aver precedentemente girato In nome del padre, del figlio e della colt, che però uscì dopo. Momento indimenticabile: la pistola col silenziatore che viene sonorizzata con normalissimi spari. 2,5/10.
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