Regia di Christopher Guest vedi scheda film
Non sono sicuro che questo mockumentary raggiunga il suo scopo, considerato che si ride poco ma, pur nella banalità dei testi e la semplicità degli arrangiamenti, si apprezzano le canzoni. Non doveva essere il contrario? Questo si potrebbe attribuire ad una mancanza di ispirazione, ma bisogna tener conto che la preda da dileggio (la musica folk) forse non è tra le più succulenti: si possono semmai evidenziare alcuni cliché e ingigantirli ma oltre certi limiti è difficile avventurarsi. Diverso il discorso per l’altro mockumentary del team Guest-McKean-Shearer (con il valore aggiunto Rob Reiner in regia, qui assente), ovvero il cult “Spinal Tap” che coglieva efficacemente gli eccessi e gli aspetti pacchiani del metal cotonato, un genere che meglio si prestava allo scherno.
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