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Il velo dipinto

Regia di John Curran vedi scheda film

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La recensione su Il velo dipinto

di leporello
6 stelle

    Un film dalla doppia vita: la prima parte quasi insopportabile a causa di una sceneggiatura tirata via con noncuranza, dialoghi, scene e situazioni affastellate con mala grazia e con la complicità di un duo di protagonisti il cui doppio ruolo di attori e produttori induce a pensare tutto il male possibile su quella che potrebbe essere (e credo sia stata) solo un’enorme macchinazione a fini commerciali. Per fortuna il film riprende quota (anche molta, direi) nella seconda parte, quando ormai i contorni grossolani della vicenda sono stati disegnati, e finalmente la niente affatto incapace mano di Curran riesce a filmare dentro i cuori (anche se non è capace di estrarre dal duo di protagonisti, entrambi di indiscutibile talento, nemmeno un po’ delle loro potenzialità), ad entrare nei sentimenti umani profondi ed universali.

 

    Il tema della riconciliazione, del rimpianto amoroso, delle occasioni che ci sfiorano  e che forse non siamo stati così accorti da saper cogliere (felicemente riassunte nella canzoncina tradizionale francese “À la Claire Fontaine”* che accompagna il finale), dopo essere stata non solo nascosta, ma soffocata e svilita per una buona ora di cineserie da mercatino dell’usato, risolve un po’ l’imbarazzo iniziale, anche se a mio avviso non è sufficiente per riscattare, nel suo complesso, un film come già detto troppo palesemente studiato per il botteghino

 

.

*

“Alla limpida fontana me ne andavo passeggiando,
l’acqua era così bella che mi ci sono tuffato.
Sotto le foglie di una quercia stesi ad asciugarmi,
un usignolo cantava sul ramo più alto.
Canta, usignolo, canta tu che hai il cuore gaio!
Il tuo animo ride, mentre il mio è intriso di pianto.
Ho perduto il mio amico senza averlo prima meritato
solo per quel mazzo di rose che gli ho rifiutato.
Vorrei che la rosa vivesse ancora nel roseto,
e che il mio amico potesse ancora volermi bene.

E’ da tanto che ti voglio bene, non ti scorderò mai.”

 

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