Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
Stretto tra due film ispirati dalla musica e personaggi dolenti ad essa attinenti, come "Honkytonk Man" e "Bird", questo è catalogato come il film più smaccatamente reaganiano di Eastwood: parla della breve crisi di Panama, e l'autore e protagonista interpreta un sergente di ferro durissimo , avvezzo alla sbornia e a ricordare ai propri uomini che ha frequentato più mignotte e bevuto più birra di tutti loro messi assieme, per dirla con termini lievi. In effetti è uno dei titoli meno riusciti della filmografia del californiano, che di lì a poco si accingeva a diventare sindaco di Carmel, la sua cittadina, un lavoro discretamente superficiale su un personaggio bravo solo a fare ruvidamente il proprio mestiere, allo sfascio nella vita privata, e se si vuol parlare solo di luoghi comuni fin qua niente di male. Il problema è che, da parte di un artista dalla forte intelligenza e dalla rara asciuttezza nelle interviste, l'inzuppata nella retorica del presidente ex- attore che esaltava la fierezza dell'America in divisa militare ( comunque quello al potere adesso è molto peggio) sa di passo fallace. Impostato dignitosamente, non dice granchè.
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