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Bug

Regia di William Friedkin vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Bug

di mck
9 stelle

 

* * * * ¼

 

 

" Spiegati meglio..."

" Riflettici ! " 

 

 

Peter ad Agnes a proposito dell'ex marito di lei :

" Quanto sei stata con lui ? "

" Tanto da averne ancora paura, di notte "

 

... 1 ...

 

Tentativo d'inquadramento storico. Divagando.

Esterno luci artificiali, interno schermato.

 

Se dovessi ( chi ti obbliga ? Il tempo che passa : l'unico che non ha eredi si chiama Stanley Kubrick ( l'altro, che c'è sempre un altro, si chiama Welles ) : 'volendo' si potrebbero trovare eredi a Chaplin, Eisenstein, Vigo, Powell-Pressburger, Hitchcock, Lang, Wilder, Ford, Ophuls, Fellini, Huston, Tati, Visconti, Altman, Peckinpah (, Lynch, Malick, Cronenberg ) ? Tirando un po' la corda, si ( B.DePalma, P.T.Anderson ). Di certo si troverebbero eredi ( di tematiche e stile ) a Dreyer, Murnau, Renoir, Bunuel, Rossellini, Bresson, Tarkovskij : Haneke, Dumont, Trier, Reygadas, Sokurov, Dardenne, Benvenuti, Straub-Huillet ) - anche solo per amor di catalogazione, compartimentazione e sistematica - affibbiare, ''rintracciare'' un erede ( in vita ) a William Friedkin, l'unico, oggi, snaturato e diseredato, sarebbe Samuel Fuller ( Nicholas Ray ), pardon, lapsus, Michael Mann : un fratello minore, più che un figlio.

 

Ai tempi di "To Live and Die in L.A." e "Manhunter" viaggiavano quasi

 

{ quasi : già l'estetica imminentemente prossima-futura Manniana ( il lirismo pesante alla C.Nolan, ma leggerissimo : la MdP Mann la muove Meglio di Nolan, che col fratello muove meglio la Penna ) : un'estetica non prevaricatrice ma nemmeno secondaria : un'estetica ( il come ) Applicata ( al cosa ) : un'impronta visibile, tattile e concreta : una questione di luce

[ come certi classici 'rallenty zoomati sghembi' caratteristici del cinema di Ridley Scott, in pratica la sua firma, tranne che in Alien, non ne ricordo in Alien di questi momenti forzatamente lirici, portati allo stato dell'arte in "Blade Runner", "Legend", "Thelma & Louise", e ripetuti altre volte a vuoto un po' ovunque : Alien è veramente un Corpo Estraneo ( Walter Hill ) e meraviglioso nella filmografia di R.Scott, al centro della sua tril(quadri)ogia capolavoro "theDuellists-Alien-BladeRunner(-Legend)" ],

avrebbe ben presto deviato verso un lirismo spinto al limite del godimento e in un differente territorio di sperimentazione ( se "Rules of Engagement" è la versione adulta di "Black Hawk Down", "Miami Vice" è la versione Larger Than Moment ( un'immanenza paradossalmente irrequieta più che inquieta, direi : " Kairos " ) di "Touch of Evil"...}

 

appaiati : il passato di Friedkin non coincideva col presente di Mann, il futuro di Mann non coinciderà col presente di Friedkin : si potrebbe allora smontare subito l'accostamento appaiato e dire che il loro percorso artistico si è incrociato solo per un attimo, a metà anni '80. Ma che botto. Certo che come eredità di Virulenza Visiva

 

( il Vedere tutto a fuoco, di notte, di Mann, in "Collateral" ( 'processo' portato a Compimento in "Miami Vice" ) con la 'sua' 2K Thomson Viper Format FilmStream Camera 4:4:4 Uncompressed ( poi usata anche da Fincher in "Zodiac" ) )

 

Mann, oggi, mi sembra l'unico ( Steve McQueen, per altri versi, e per altri versi ancora Brian DePalma ) che possa rivaleggiare con l'autore di the French Connection e Cruising.

 

"Killer Joe" sarà poi un 'proseguire in corsa' dell'umanità verso la propria Mise en Abyme, coazione a ripetere il male in tutte le forme ( necessario, indifferente, stupido, malvagio, ignorante, compiaciuto, soddisfacente ), reiterazione epigenetica insorgente innata... ( NoCountryForOldMen - Blue Velvet / Wild at Heart - the Killer Inside Me ( il film di Winterbottom merita un'analisi a parte, nel bene e nel male, per quanto riguarda il suo rapporto col testo di Jim Thompson...) ).

 

 

" Avete avuto figli ? "

" No "

 

... 2 ...

 

la Trama :

Operation K-i/y-no(dontas) :

se desideri rimanere al sicuro nella casa di stagnola-bates motel, devi sradicarteli di tenaglia munito, i denti...

 

La più quarantenne che trentenne Agnes White

 

( Ashley Judd : "Normal Life",1996, di John McNaughton e soprattutto la scena del balcone, liberando ( -si del- ) l' amore in "Heat",1995, di M.Mann : dio santo, questa scena : " http://fliiby.com/file/339084/qafz22m5ip.html ", poi analizzata qui : " http://lipranzer.wordpress.com/2012/05/23/anatomy-of-a-scene-1-heat/ " : un Gesto simile per Forza all'addio finale tra S.Penn e K.Bacon in "Mystic River " ),

 

madre di un ragazzo che adesso avrebbe - o che in qualche modo e in qualche Dove HA - 16 anni

 

( se non fosse per il fatto che, ad un certo punto, 10 anni prima, quando la vita che aveva(no) era bella e normale e andava tutto relativamente bene e il bambino ne aveva 6, di anni, non lo avesse perso di vista per un attimo, per un momento solo, in un supermarket, tra il carrello della spesa ed il bancone delle cipolle :

" Se hai altre domande da fare fammele subito perché non ne parlerò di nuovo "

" Come si chiama ? "

" Lloyd "   { [( Peter )]}

" Quando hai smesso di cercarlo ? "

" Più o meno due anni fa, ma nei miei sogni non ho mai smesso di cercarlo "

" E riesci a trovarlo ? "

" No. Su una cosa ,però, ho mentito : ho davvero paura di notte..." ),

 

riceve delle telefonate mute, sia di giorno che di notte, appartenenti forse al suo ex-marito ( Harry Connick Jr. ), padre di suo figlio e appena rilasciato in anticipo di prigione per buona condotta, che dal giorno della tragedia aumentò esponenzialmente la sua propensa predisposizione al crimine ( "avevo guadagnato dei soldi guidando un camion di salsicce : guidavo quel coso per 20 ore al giorno e a stento riuscivo a sfamare mia moglie e mio figlio" ), diventando un vero fuorilegge e violento con lei, se già non lo era, le quali manifestano la loro silenziosità tranne che per dei lunghi sospiri (?), nella sua stanza ammobiliata ( camera, bagno, anticamera-tinello ) del Motel ( non-luogo per eccellenza della mitologia postmoderna e massimalista statunitense, con perno in Edward Hopper ( e nel prologo di "A History of Violence" di Cronenberg : altre Identità...) ) sperduto "tra il nulla e l'addio", direbbe F.X.Toole per bocca di Eddie Dupris, in cui si è fermata a vivere "per riposarsi un poco, due o trecento anni", direbbe qualcun'altro in una giornata uggiosa, prima e dopo il lavoro di cameriera ai tavoli in un locale-bar frequentato da lesbiche, una delle quali ( Lynn Collins ) è sua amica e collega, e incontra, presentatogli proprio dalla donna, Peter Evans ( Michael Shannon ), un giovane uomo reduce dell'esercito e forse ex appartenente ai corpi speciali, che almeno all'inizio si dimostra di gran lunga migliore ( in quanto ad affettività, empatia, dialogo, comprensione, presenza ) rispetto all'ex marito...il quale adesso è ricercato da un ex compagno di rapina e carcere che a suo tempo tradì per avere uno sconto di pena ( alla fine hanno scontato lo stesso lasso di tempo : lui, il capo, e quindi con più colpe e responsabilità da scontare, tradendo il complice, e quest'ultimo, che non s'è arreso, nemmeno ora, sembra... E' lui forse, infatti, che telefona a casa della donna limitandosi a lunghi sospiri ( che ?non? sentiamo ), cercando e sperando di trovarvi il vecchio 'amico'...).

 

L'amore tra Agnes e Peter, intanto, sboccia fecondo.

Lei non ha un televisore, non ha un figlio, e non aspetta altro.

Solo che il ragazzo è un teoretico del complotto, 'vede', 'sente' e percepisce microspie sottocutanee e microchip incapsulati, parassiti pidocchiosi e ''ciò che gli altri...".

E lei non ha un televisore, non ha un figlio, e non aspetta altro.

 

 

" Quell'uomo non mi piace, e non mi piace che ti picchi "

" Secondo te io ne sono felice, invece ? "

" Ha detto che sarebbe tornato "

" Può darsi "

 

... 3 ...

 

Deadly is the Fe/Male.

the Pe(te)r-ception.

 

"Bug" è un film solido e concreto, compiutamente reale e sincero

 

( la questione sincerità ( che coinvolge registi come Haneke e Trier, Reygadas e Larry Clark, Kechiche e Philibert, Cantet e Ozon, e per altri versi Lynch e Dumont, Lanthimos e Dardenne : per me lo sono tutti, sinceri : anche se non lo fossero, loro, lo sono le loro opere, per forza di cose : un film è, 'sempre', Bigger Than Director )  è un elemento estremamente volatile e soggettivo )

 

nella sua ricostruzione ( ch'è poi il Corpo del film, la sua impalcatura ) della Progressione Degenerativa della Malattia

 

[ sullo ''stesso'' argomento, e sempre con Michael Shannon protagonista, altri due film che affrontano la follia : " My Son, My Son, What Have Ye Done " di W.Herzog, una follia scatenata-innescata, ac-cresciuta e gemmata dalla Famiglia, e " Take Shelter " di J.Nichols, una follia 'incanalata' dalla Società, mentre "Bug" è un incontro tra le concause suddette :

c'entra la famiglia, ma non è un'ossessiva presenza quanto una tremenda assenza

( "Bambini nel Tempo" di Ian McEwan, "Tutti i bambini tranne uno", "L'amore nuovo", "Per tutta la notte", "Anche se avessi torto" ( e in parte "Sarinagara" ) di Philippe Forest, e "La Guerra è Dichiarata" di Valérie Donzelli ),

e c'entra la società o meglio il Potere : l'esercito U.S.A., e tutta la storia delle cospirazioni del XX° secolo che ha mosso la miglior letteratura statunitense : T.Pynchon, D.DeLillo (Libra), P.Roth ( the Plot Against America-Operazione Shylock-Pastorale Americana ), M.Ruff ( Bad Monkeys, the Mirage ), fino al Manchurian Candidate di Richard Condon-J.Frankenheimer-J.Demme ],

 

e costruito con molte incursioni di genere ed innesti stilistici di retorica subliminalmente spicciola, post-pulp, post-pop, melting pot :

   la notte digitale ( Real Than Eye ) Manniana di Collateral a riprendere in steadycam su/sotto elicottero il Bates Motel ( e l'insegna sul tetto del fabbricato, " Rustic Motel ", è quasi più e meglio visibile dall'Alto, dal Cielo, dal PdV di dio o...dall'Oculare del Microscopio...che dalla strada...) in Oklahoma, tra una superstrada di cui è propaggine e cisti fatiscente ed un canale scolmatore irriguo-industriale in aperta brulla pianura rurale semi-desertica,

   i frammenti così smaccati che subliminali non sono ( perdurano sullo schermo-retina per un intero secondo, altro che subliminalità ) : il pullulare contorcentesi di larve brulicanti, il con-fluire dei flussi di Sangue, e il primo piano ( maschio o femmina ? ) di una mantide religiosa che si fa gli affari suoi da insetto,

   e un montaggio d'incredibile forza, ancora, 'progressiva', tagliato a procedere, ad avanzare, a progredire nella regressione, specialmente e con più forza d'intervento sulla fruizione dell'opera nel primo terzo di film, senza però, attenzione, quell' ''urgenza'' piccola e spicciola da ''videoclip pomeridiani mtv'' o alla Tony Scott

 

( regista che mi è piaciuto ( tensione + bellezza dell'impianto scenico post-produttivo + connessione 'intelligente' fra cause ed effetti ) particolarmente in "Enemy of the State", un po' meno in "the Hunger", "Days of Thunder", "Revenge", "True Romance", "Domino", e quasi per nulla per il resto ), mentre Paul Greengrass è...un'altra cosa ancora...

 

 

" Avresti bisogno di un posto più sicuro..."

" Oh no, so badare a me stessa "

" Allora...di che cosa hai paura ? "

" Stavo scherzando..."

" Fossi in te ne avrei "

" E perché ? "

" Certe persone potrebbero farti cose che nemmeno immagini "

 

... 4 ...

 

Impersonare una via di mezzo tra tuo Figlio Scomparso e tuo Marito Cambiato, per esempio. Frugare nei suoi giocattoli...

O, dall'altra parte della Duplice Reciproca Follia Agnes-Peter, ecco il Dottor Sweet :

" I'm his doctor. He's my project ".

Di certo, il personaggio interpretato da Bryan F.O'Byrne ( Oz, Million Dollar Baby, the New World, Before the Devil Knows..., Mildred Pierce, Prime Suspect ) sembra tutto fuorché un vero dottore.

Intanto gli elicotteri di " Short Cuts " compiono il loro dovere : ddt/cfc dentro e fuori.

 

Scovare e rilanciare, esplorare e risolvere la Teoria del Complotto può essere un modo per affrontare Bug. Non credo, non penso, non voglio sia il mio. Tra Iraq e Afghanistan. E metanfetamina da fumare. Anche se è difficile non riandare con la memoria a Timothy McVeigh e ai fatti di Oklahoma City dell'Aprile 1995...

Di "certo"  :  chi rapisce i bambini e chi manda in guerra quelli che restano.

Ritornando alla questione sincerità, l'evoluzione del delirio, da accettazione a rifugio, da gioco a fondamentale totalizzante essenzialità, è raccontata e descritta ( soggetto Tracy Letts ( che sceneggerà anche "Killer Joe", sempre da una sua pièce-play ), che Michael Shannon ha portato prima a teatro ) con un incedere in successione inarrestabile, (s)eppur evidente : 'non importa', allora, cosa sia vero e cosa no della Malattia ( che alcuni chiamano Realtà ), importa l'immedesimazione e l'empatia degenerativa suscitata.

 

Ed il Volto di Ashley Judd nell'attimo finale

( oltre che il suo ''Millions !" [ e via con Serj Tankian ( System of a Down ), Chris Cornell, Scott Weiland ( Stone Temple Pilots ), Nickel Creek e la supervisione-composizione di Brian Tyler ], il suo " I'm the Super Mother Bug !?! " ),

quando Capisce, in un microsecondo di...folle lucidità, quello che accadrà di lì a un niente a loro due : comprensione dell'attimo, insignificanza del momento, estrema ed ultima distorsione, contro-pacificazione, orgasmo del fraintendimento, cortocircuito innescante...

 

 

" Ad esempio ? "

" Potrebbero controllarti, oppure costringerti ad agire in un certo modo, o anche farti impazzire ".

 

... 5 ...

 

Note  : 

 

1.   un piccolo errore di traduzione e doppiaggio : M.Shannon mugugna ad A.Judd qualcosa tipo " butta via quel coso " che viene interpretato come riferito alla Magica Palla n.8 e non invece al rilevatore di fumo. In effetti alcuni tipi di rilevatori di fumo domestici contengono l'isotopo 241 dell'Americio.

 

Senza questo errore di doppiaggio che m'è saltato all'orecchio...occhio non avrei mai scoperto la fantastica storia del BoyScout Radioattivo ( qui >>> " http://harpers.org/archive/1998/11/the-radioactive-boy-scout/ ", da Harper's Magazine, 6 pagine che meritano, e qui >>> " http://gifh.wordpress.com/2010/10/13/come-costruire-un-reattore-nucleare-in-giardino/#more-909 ", per i novelli terroristi verdi italiani ).

 

Sarebbe bello anche il contrario però : ovvero che Peter si sia sbagliato, riferendosi in effetti alla Magic Ball n.8 ( che potrebbe anche contenere elementi radioattivi-fluoro-fosforescenti tipo gli orologi e le sveglie con le lancette luminose...) quando invece il pericolo è nel rilevatore di fumo : a proposito di schizofrenia paranoide all'ennesima potenza : rilevare un pericolo dove non c'è senza accorgersi del pericolo reale : scie chimiche degli aerei e strisce di cocaina...

 

2.   La frase " mio padre è un predicatore senza fedeli cui predicare " la si può ritrovare, quasi tal quale, in un episodio della seconda stagione di BoardWalk Empire, pronunciata sempre dal gigantesco Michael Shannon nei panni dell'agente federale Nelson Van Alden.

 

3.   Entomologicamente parlando, invece, i dialoghi ( lo 'spiegone' di Peter ad Agnes su cimici e pulci, zecche ed afidi ) sono sufficientemente accurati, nella confusione.

 

"  Io non vedo niente "

" Qui "

" Dove ? "

" Proprio qui "

" Fa vedere..."

" Guarda "

" Ah...ma dove ? "

" Qui, lo vedi ? "

" Cosa ? "

" Proprio qui ! "

" Questo ? "

" No... Questo : questo qui "

" Quale ? "

" Questo ! E' proprio qui ! Non lo vedi ?! "

" Ma perché ti arrabbi tanto ? "

" Riesci a vederlo ? "

" Non lo so..."

" Eccolo qua "

" Beh... >>>>>

 

-   stacco   -   dopo lo Scontro Finale con la Realtà da parte di Agnes ( l'ex marito per ora allontanato e l'amica e collega schiaffeggiata ) e dopo l'auto-estrazione - o meglio, l'estirpazione - manuale di quello che sembra essere proprio un Canino ( Kynodonte. Ah, il Kinema ) - e poi un altro... ( nulla da invidiare a "Marathon Man" di J.Schlesinger ) ... e un altro ancora - da parte di Peter...

 

.. ... .. . .. ... .. ... . ... .. . .. ... .. . .. ... . .  .   .    .     .        .           .                    .                              .                                   .

.      :       .        ;        .    .      ;  .           ,     .     : .        ,         ;    .           :   .   ,       .      .       ,       .     ;                 .     .        ..

       .       .   .             ,   .    :         ,   ..        ;   .      .        ,    .      ,    .. .  .        . .    .     ,           .   ,     :   .              .  ;      ..    .

 

>>>>>    M  I  L  L  I  O  N  S    !  !  !    "... 

 

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