Regia di William Friedkin vedi scheda film
Estremo, forse eccessivo l' ultimo lavoro di Friedkin ma sicuramente uno di quei film che lasciano il segno. Comprendo il fatto che non sia piaciuto a tutti, di primo acchito potrebbe sembrare addirittura un film troppo lontano dalle corde del regista di capolavori come "L' esorcista" o "Il braccio violento della legge" ma trattasi di un errore di valutazione ; la pellicola è semplicemente diversa dai classici dell' autore, almeno stilisticamente perchè alcune tematiche, come ad esempio l' ossessione morbosa, erano già ricorrenti nel suo cinema. Girato quasi interamente in un claustrofobico e squallido interno, "Bug" racconta il lento e progressivo logorarsi di due menti turbate che non possono far altro che complementarsi e sublimarsi in una follia paranoide. E', a suo modo, una storia d' amore perchè Agnes e Peter hanno disperatamente bisogno l' una dell' altro fosse anche solo per potersi concentrare su qualcosa che non sia il dolore per la perdita di un figlio o il tormento degli orrori della guerra. Dotato di una messa in scena sobria e d' impostazione quasi teatrale, il film è magnificamente interpretato da un' Ashley Judd alla migliore performance della sua carriera e da un Michael Shannon che si conferma attore intenso e da tenere sotto controllo (nella speranza non si focalizzi solo in ruoli da squilibrato); il loro affiatamento è perfetto e migliora sempre più con il degenerare dei loro personaggi dando così luogo ad una sequenza finale memorabile e ancor più disperata sotto quell' alone bluastro tipico delle lampade antinsetti. Chris Cornell sui titoli di coda con "Disapperaring act".
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