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Princess

Regia di Anders Morgenthaler vedi scheda film

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La recensione su Princess

di giuvax
8 stelle

I had forgotten this movie somewhere and I couldn't remember why it was on my 'to-see' list. I started watching with little interest because it was in danish with english subtitles and I was afraid I would not be able to understand at all.

But the movie killed me. It is a terrible movie though its poetry, though its dreams and flights. It is very disturbing.
With an alternated structure between animation and real scenes, the story starts from the death of a young porn star who leaves a five year old child, which the uncle decides to take care of. So, exhibited and commodified sex would not be a problem if it wasn't part of child's everyday life, in a way that the uncle tries to uproot and fight. But, as it turns out, not in the normal and peaceful ways you would expect. By which we understand the choice of animation, to de­scribe things that would not be possible to show using a child actress. And by which we understand the inverted choice, with the reality of the animation and cutscenes for fantasy, dreams, imagination. But above all, we understand the inclusion of some crucial points not properly descriptive, but powerful, as some stylistic choices and visual suggestions that literally tell more than the story itself. You might say, speaking in music, that there are instrumental parts stuck sometimes in the middle of verses sung. Which is something I do love, because I really like those who are able to tell you something without the need of a description.
Degraded, in this film, is not only the body, also: all the things seem to be degraded, the people around, places, situations, because the initial trauma, the death of the mother, seems to have pervaded everything, or permanently permeated every other sphere of life of the child and his uncle. Everything becomes abnormal, even the initial shareable goals of the man. The movie gets increasingly grotesque in a nonlinear way, preventing a complete identification, with an uncosolatory final that threatens to lose sight of the purpose of complaint.
The punch in the stomach remains nevertheless. And this makes it necessary for me, like all imperfect and wrong but powerful movies.

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Ultimi commenti

  1. giuvax
    di giuvax

    Avevo dimenticato questo film da qualche parte e non riuscivo a ricordare perché fosse nella mia to-see list. Ho cominciato a guardarlo con scarso interesse perché era in danese con sottotitoli inglesi e avevo paura che non sarei stata capace di capirlo completamente.
    Ma il film mi ha ucciso. È un film terribile nonostante la sua poesia, nonostante i suoi sogni e voli. È davvero disturbante.
    Con una struttura alternata tra animazione e scene filmate, la storia comincia dalla morte di una giovane pornostar che lascia una bambina di cinque anni, di cui lo zio decide di occuparsi. Così, il sesso esibito e mercificato non sarebbe un problema se non fosse parte della vita quotidiana della bambina, in un modo che lo zio cerca di sradicare e combattere. Ma, a quanto pare, non nei modi normali e pacifici che ci si aspetterebbe. Per cui è comprensibile la scelta dell'animazione, per descrivere cose che non sarebbe possibile mostrare con un'attrice bambina. E per questo comprendiamo la scelta invertita, con la realtà dell'animazione e gli estratti per la fantasia, i sogni, l'immaginazione. Ma soprattutto, si capisce l'inclusione di alcuni punti cruciali non propriamente descrittivi, ma potenti, come alcune scelte stilistiche e suggestioni visive che letteralmente raccontano più della storia stessa. Si potrebbe dire, parlando in termini musicali, che ci sono parti strumentali incastrate a volte nel bel mezzo di parti cantate. Che è una cosa che adoro, perché mi piace molto chi è in grado di dire qualcosa senza la necessità di una descrizione.
    Degradato, in questo film, non è solo il corpo, inoltre: tutte le cose che sembrano essere degradate, la gente intorno, luoghi, situazioni, perché il trauma iniziale, la morte della madre, sembra aver pervaso tutto, o definitivamente permeato ogni altra sfera della vita della bambina e di suo zio. Tutto diventa anormale, anche gli iniziali condivisibili obiettivi dell'uomo. Il film diventa sempre più grottesco in modo non lineare, impedendo una completa identificazione, con un finale non consolatorio che rischia di far perdere di vista lo scopo della denuncia.
    Il pugno nello stomaco rimane comunque. E questo lo rende necessario per me, come tutti i film imperfetti e sbagliati, ma potenti.

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