Regia di John Gilling vedi scheda film
Comincia come un classico film di fantascienza anni 60. Assume venature surreali alla Corman. Si trasforma in un thriller. Poi in un poliziesco. E alla fine irrompono i Monty Python e Mel Brooks (i genitori della ragazza rapita, il modo con cui il mostro attira le sue vittime...). Difficile dire se tutto questo è intenzionale o no, probabilmente no: i buchi della sceneggiatura (e della regia) sono parecchi, in effetti. Ma alla fine ne viene fuori un film che, visto con occhi metalinguistici, è un pastiche di vari generi e, contemporaneamente, la loro parodia. E' per questo che la pellicola fila via godibilissima, aiutata da attori in parte e una bella fotografia in bianco e nero. Capolavoro involontario.
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