Regia di John Gilling vedi scheda film
Il regista John Gilling vanta una filmografia parecchio nutrita tra le cui opere compaiono diversi film horror realizzati per la casa di produzione Hammer nel decennio dei Sessanta. In Madra... il terrore di Londra le influenze più evidenti arrivano però dalla fantascienza del decennio precedente qui contaminata da atmosfere che fanno capo al thriller e da qualche spruzzatina horror, almeno di quello che poteva essere considerato horror cinquant'anni fa.
Siamo già nel mezzo dei Sessanta, il film presenta un bel bianco e nero d'atmosfera, una regia che riesce a non essere noiosa nemmeno nei momenti riflessivi dedicati alle ipotesi scientifiche, alcune belle riprese notturne della Londra d'epoca e un tema musicale d'apertura niente male. Il film venne distribuito nel 1966 negli Stati Uniti ed è conosciuto anche come Night caller from outer space (forse per sfruttare quell'outer space) o come Blood beast from outer space.
Proprio dallo spazio profondo arriva l'oggetto non identificato rilevato in un osservatorio inglese dai dottori Costain (John Saxon) e Morley (Maurice Denham) e dalla loro assistente Ann Barlow (Patricia Haines). Quello che dai radar sembra un grosso oggetto incomprensibilmente non disintegratosi nell'attraversare l'atmosfera terrestre, si rivela essere un'oggetto sferico dalle dimensioni di poco più grandi di un pallone da calcio. Esclusa la presenza di radiazioni nocive, gli scienziati e l'esercito iniziano a studiare l'oggetto dal quale scaturirà una seria minaccia che insidierà molte giovani fanciulle londinesi.
L'assunto fantascientifico sembra più un pretesto per innestare una trama dove gli elementi principali sono l'indagine e la tensione scaturita dall'ignoto, anche l'uso degli effetti speciali si limita a qualche trucco di scena ben amalgamato nel film ma non così sorprendente. Qual'è la minaccia? cosa vuole di preciso da noi? A chiarire le cose ci pensa un cast ben calibrato che vede tra i protagonisti John Saxon, volto noto anche qui in Italia e caratterista affermato, ben supportato dagli altri interpreti e da una convincente Patricia Haines.
Il film, che in chiusura offre anche l'educativa riflessione sulla violenza che non guasta mai, pur non essendo tra i più noti del filone mi è sembrato più riuscito di altri prodotti simili ben più blasonati, forse proprio per quel miscuglio leggero di thrilling, horror e fantascienza. Crossover.
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