Regia di Freddie Francis vedi scheda film
su di un treno che viaggia di notte, naturalmente, lo strano dottor shock predice il futuro con le proprie carte ai cinque passeggeri. cinque storielle simpatiche più adatte invero per un pomeriggio piovoso e freddo, con una bella tazza di tè. si va dal gotico della prima storia con la maledizione di un lupo mannaro, alla barzelletta della seconda storia che parla di un rampicante da giardino assassino. il trombettista che crede di fare il furbo rubando un ritmo tribale voodoo è abbastanza insapore, mentre una variante del cuore rivelatore con christopher lee acidissimo critico d'arte che si fa prendere per il naso da uno scimpanzè pittore è risaputa ma scorre liscia, mentre invece il capitolo finale con donald sutherland per quanto mi riguarda è il migliore. humour e ritmi rallentati con musica adatta rendono gli effetti retrò accettabili e ipnotici. freddie francis decide di buttarla un pò in burla fin dall'inizio, quando all'ingresso di christopher lee, gli altri viaggiatori lo apostrofano con la frase "è arrivato dracula". certo, sembra di essere in un altro secolo, ma non nel novecento, bensì negli spettacoli itineranti dell'ottocento dove si promettevano spaventi mortali. un pò come la hammer e la amicus di quegli anni. non sonnolenti come gli esperimenti cormaniani su poe, ma come quei film gradevoli tuffi nel passato.
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