Regia di Freddie Francis vedi scheda film
5 cortometraggi (durata inferiore ai 20 minuti l’uno) + 1 che funge da filo conduttore per questo cult horror britannico che non si rivela sempre convincente. Splendido il corto che funge da filoconduttore con un Peter Cushing (nei panni del medium dr. Shock) magistrale (voto: 9) e un Christopher Lee sempre in palla. Peccato che ciò a cui si assiste sia solo una “burlonata” del “sedicente medium” (non vi dico il perché, altrimenti rovinerei la visione), tuttavia il finale è pur sempre di grande effetto. Per quel che concerne i singoli corti occorre dire che eccetto quello con Christopher Lee protagonista e l’ultimo (con un giovanissimo Donald Sutherland), gli altri deludono parecchio soprattutto il terzo (quello in cui un musicista saccheggia dei brani vodoo attirandosi contro le ire delle divinità malefiche) che si rivela decisamente noioso e pesante (nonostante la breve durata!?). Interessante l’idea del corto con la pianta carnivora, peccato però che il soggetto sia sviluppato in un modo molto frammentario. Assente il gore, mentre gli effetti speciali sono di bassa lega. Per fare un parallelo con il “nostro” “I Tre Volti della Paura” (più vecchio di due anni), questo “Le Cinque Chiavi del terrore” è assai meno pauroso e con una regia tutt’altro che brillante (Bava rispetto a Francis era di un altro pianeta anche per la sua capacità di creare sinistre atmosfera con il ricorso a splendide fotografie). Buone, invece, le interpretazioni (in particolar modo quelle di Cushing e Christopher Lee) e soprattutto, come già detto, l’episodio che funge da filo conduttore che si dimostra essere un autentico gioiellino. Siamo attorno alla sufficienza. Voto: 6
anonima
Tutt’altro che brillante, non regala emozioni e crea poca tensione Voto: 5+
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta