Regia di Wayne Beach vedi scheda film
Strana stagione cinematografica, questa. Nelle sale arriva veramente di tutto, perfino pellicole becere (tipo "Stay alive") che "in un paese normale" verrebbero programmate verso ferragosto. E allora inutile chiedersi il perchè il 4 maggio 2007 esca un thriller irrilevante datato 2005 e girato nel 2003. Ho usato il termine irrilevante per esprimere un giudizio oggettivo, trattandosi di un film senza infamia e senza lode. Eppure mi pare eccessivo, come qualcuno ha fatto, definirlo un "fondo di magazzino", perchè devo ammettere che come thriller funziona tutto sommato abbastanza bene. La regìa appare piuttosto "stilosa" ed attenta all'immagine e a fissare certi dettagli estetici. Diciamo che e' una sintesi di noir, thriller, e quella voce fuori campo narrante da' anche un vago sapore di "hard boiled" alla Chandler. Da segnalare il linguaggio
usato nel film da certi personaggi, che fanno ricorso a termini surreali e a frasi inusuali per definire Nora, la protagonista femminile. Mancava poco per definirlo un film "all black", visto che la gran parte degli attori che vi compaiono sono di pelle nera, e anche la piacevole colonna sonora e' di matrice inequivocabilmente afro-funky. Per tutto il tempo aleggia un clima di sospetto che investe tutti i personaggi, ognuno caratterizzato da vari livelli di ambiguità. Fino al colpo di scena finale che alcuni hanno definito prevedibile ma che a me, che forse sono ingenuo, mi ha colto di sorpresa. Ray Liotta piuttosto in parte ma il personaggio che rimane piu' impresso e' quel gran faccione da bastardo di LL Cool J.: si tratta di uno showman dal percorso artistico curioso. Lui ebbe una vasta notorietà come rapper (si parla di 15-20 anni fa), poi fu "prestato" al cinema ed ora lo vediamo sempre piu' spesso nelle vesti di attore che in quelle di musicista.
Concludendo: un film che si puo' tranquillamente vedere se non c'e' nulla di meglio in giro.
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