Regia di Enrico Deaglio, Ruben H. Oliva vedi scheda film
In un italietta che omaggia il piduista di Arcore come grande uomo di governo, che lo acclama al Family Day e non s'indigna a vederlo parlare di valori cristiani sotto il colpevole silenzio degli organi ecclesiastici, che nasconde a se stessa (e non solo per merito della propaganda dei servi di partito e degli house organ) verità scomode su un personaggio colluso e sporco fino al midollo, questo film appare come un faro nella notte. In un paese normale e civile sarebbe stato un poco più che mediocre documentario, sufficiente a far cancellare un simile personaggio dalla politica e probabilmente scontato già in partenza ma qui da noi, invece, è un atto di coraggio e di pensiero indipendente che è stato snobbato dai più e tutt'oggi giace nell'indifferenza. Misconosciuto come tanti altri documentari e servizi (vedi "Sua Maestà Silvio Berlusconi") perché accuratamente censurato dai tentacoli a forbice del suddetto, rappresenta comunque, per i pochi che hanno voluto vedere oltre, un punto di riferimento e di chiarimento. Le opere indipendenti e lontane dai grossi circuiti di distribuzione sono destinate a vivere un destino tutt'altro che glorioso ma hanno il pregio, indiscutibile, di parlare al cuore della gente senza mezzi termini e senza bugie. Perché è ovvio che se un nanetto mediale, come questo prodotto, si permette di sondare le nefandezze del nano arcoriano (quello sì, basso secondo tutti valori semantici), c'è da scommettere che lo fa parlando con la bocca candida di un infante; in caso contrario il plotone d'esecuzione di avvocati, giudici corrotti e organi di partito del suddetto minus habens avrebbe ridotto in miseria tutti coloro che hanno prestato il nome ad un simile progetto. Solo per questo ed in questo contesto, va a Deaglio tutta la mia stima ed una stelletta in più di merito.
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