Regia di Denis Dercourt vedi scheda film
non si vedono lame di coltelli da macellaio scintillare e sferrari colpi su colpi. non si vede un essere extraterrestre penetrare il corpo umano e distruggerlo dall'interno non prima di averlo trasformato in un opera d'arte d'effetti speciali. ma si sentono entrambi nel folgorante film di dercourt. l'andamento del film e la scelta di recitazione delle stra-meravigliose attrici protagoniste, fa venire agli occhi uno sguardo ipnotizzante che ti fa rimanere immobile e in balia della vendetta. non c'è perdono e c'è la vendetta. il desiderio di distruggere tutto ciò che è e rappresenta colei che le ha precluso ogni possibilità di riuscire in ciò che credeva. melanie è un panzer che dove passa non permette cresca più nulla e non guarda in faccia nessuno, sin da quando bambina esce lacrimante e inespressiva(per non permettere di mostrare cosa sente)chiude il coperchio del piano cercando di schiacciare le dita della ragazzina che dovrà provare dopo di lei. l'anti multiplex, un repellente per sale ricolme di esseri che prendono il cinema per un'alternativa la centro commerciale, ridacchiando e spedendo sms o rispondendo al detestabile cellulare. deborah françois fa paura talmente è brava e micidiale. come si fosse fatta paralizzare il viso di porcellana in un'espressione fissa, con sorriso da brava e pudica ragazza, attraversa anni e spazi per giungere al suo fine. distrugge il riserbo nel quale catherine frot si è rinchiusa dopo il fruttuoso matrimonio. la irretisce, le cava fuori i sentimenti che aveva sepolto in spazi remoti dentro le zone sconosciute del cervello e quando il cuore ricomincia a batterle le inietta il veleno che la farà rovinare. rade al suolo il matrimonio, la carriera e rovina le mani al figlio, precludendogli ciò che fu precluso a lei. vendetta portata a termine, si allontana armi e bagagli. catherine frot, attrice di una razza particolare della quale forse il cinema non sa che farsene, regala al cinema e a chi desidera vederla una prova che lascia senza fiato. e c'è una sintonia con la françois(tette da urlo) che spiazza. per me un capolavoro.
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