Regia di Pascal Thomas vedi scheda film
Tommy e Tuppence sono tra i personaggi minori inventati dalla regina del giallo Agatha Christie: una coppia di detective dilettanti (lui è un colonnello dell’esercito inglese) che si trovano impelagati in varie indagini, spesso a sfondo spionistico (i romanzi sono degli anni ’30-‘40), con un occhio alla serie de L’uomo ombra. Lascia perplessi questo adattamento di uno dei romanzi del ciclo, Sento i pollici che prudono (citazione dal Macbeth shakespeariano), che sposta l’ambientazione in Savoia, rendendo francesi i due protagonisti e trasportando l’azione ai giorni nostri, con effetti di totale inverosimiglianza. L’intreccio ruota intorno a un ospizio da cui è sparita una degente mezza matta, e intorno a un quadro che ritrae una misteriosa villa. L’alternanza tra parentesi ”rosa“ e intreccio giallo funziona malissimo: la trama è zavorrata da dialoghi stucchevoli, e l’intreccio procede a sbalzi, in maniera confusa (verso la fine arrivano un furto di gioielli, un sosia e altre sleali giravolte). Anche la coppia di attori, dopo un po’, non sa come ravvivare le due monotone macchiette. Magari tra un paio d’anni passerà in un’afosa serata Tv, senza danni. Si ricorda al massimo il volto di Laurent Terzieff, che sembra “dipinto da El Greco” (così dice un personaggio).
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta