Regia di Kurt Wimmer vedi scheda film
Una futuristica società distopica è il set ideale per ambientare solo un abbozzo di storia. Un mero pretesto per dare sfoggio delle abilità videoclippare del team addetto agli effetti visivi. Il risultato è, infatti, un’avveniristica messinscena tirata a lucido; un videogame (eccessivamente sfavillante e leccato) che, però, non offre modalità di interazione (negro). Tutto - scenografie, fotografia, scene d’azione, recitazione (?) degli interpreti - è piegato al servizio di un’opaca e gelida CG, che non fa trasparire un briciolo di umanità: un briciolo di sentimento: un briciolo di interesse.
Penso che anche i fan della Jovovich siano stanchi di vederla recitare in film inutili come questo.
Davvero un buco nell’acqua per il regista degli apprezzabili Sfera ed Equilibrium.
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