Jessica arriva a Parigi dalla provincia e trova lavoro come cameriera al Bar des Théâtres. Qui entra in relazione con l'acclamato pianista Jean-François Lefort, la celebre attrice Catherine Versen e l'importante collezionista d'arte Jacques Grumberg...
Note
Un cinema di personaggi, dialoghi, atmosfere, bistrot e angoli di ville in quartieri di lusso, crocicchio di artisti, musicisti, collezionisti. Un viavai di personalità registrate a puzzle come piacerebbe ad Altman. Dedicato alla memoria di Suzanne Flon e con una divertita performance attoriale di Pollack nei panni del regista Sobinski, nome preso in prestito da _Vogliamo vivere_ di Lubitsch.
La commedia francese al suo peggio. Troverete tutti i soliti clichés, incluso l'immancabile lieto fine sentimentale, condito da troppo, troppo formaggio.
Voto: 6
E' un film piacevole e scorrevole, con personaggi originali e non banali. Non c'è un vero protagonista, perché la regista segue le vicende parallele e interesecantesi di una serie di personaggi che frequentano la stessa zona di Parigi. Forse l'unico elemento che li accomuna è il mondo dello spettacolo o dell'arte. Ognuno di essi ha i suoi problemi, le sue debolezze, e le sue aspirazioni. Non… leggi tutto
E'un cinema di parola e d'atmosfera che diverte moderatamente e ha i toni garbati che solo la commedia francese puo'avere.E'un prodotto medio che non ha la scintilla per appassionare ma è sufficientemente ben scritto,probabilemente piu'bello da ascoltare(i dialoghi sono buoni e anche la musica ha un peso importante in questa pellicola)che intrigante da vedere nonostante sia ambientato in uno… leggi tutto
Storie della vita, di amori che sfumano e altri che fioriscono o si consolidano.
Alcune riflessioni:
. il pianista consapevole: “Penso che le religioni siano una grande muraglia fra dio e gli uomini”. Sembra una frase di Osho.
. l’ex tassista malato, alle prese col proprio figlio: “Il tempo che passa diventa il tempo che resta”
. l’attraente attrice di… leggi tutto
E' un film piacevole e scorrevole, con personaggi originali e non banali. Non c'è un vero protagonista, perché la regista segue le vicende parallele e interesecantesi di una serie di personaggi che frequentano la stessa zona di Parigi. Forse l'unico elemento che li accomuna è il mondo dello spettacolo o dell'arte. Ognuno di essi ha i suoi problemi, le sue debolezze, e le sue aspirazioni. Non…
Storie della vita, di amori che sfumano e altri che fioriscono o si consolidano.
Alcune riflessioni:
. il pianista consapevole: “Penso che le religioni siano una grande muraglia fra dio e gli uomini”. Sembra una frase di Osho.
. l’ex tassista malato, alle prese col proprio figlio: “Il tempo che passa diventa il tempo che resta”
. l’attraente attrice di…
film accettabile,abbastanza interessante,frizzanti le attrici e nel complesso tuti sono in gamba anche se non e' alla fine una pellicola memorabile.voto.6.
Proprio uno di quei film che piacciono a me: le piccole commedie sentimentali, meglio se francesi, con retrogusto amarognolo. Una vispa ragazza di provincia (la simpatica Cécile De France) con nonna un po’ svaporata arriva a Parigi in cerca di fortuna ed entra in contatto con vari personaggi, delle cui vicende costituisce l’elemento unificante: un’attrice che cerca un…
E'un cinema di parola e d'atmosfera che diverte moderatamente e ha i toni garbati che solo la commedia francese puo'avere.E'un prodotto medio che non ha la scintilla per appassionare ma è sufficientemente ben scritto,probabilemente piu'bello da ascoltare(i dialoghi sono buoni e anche la musica ha un peso importante in questa pellicola)che intrigante da vedere nonostante sia ambientato in uno…
Un po' per caso e un po' per desiderio è una commedia sentimentale garbatissima immersa nell'atmosfera da sogno della Parigi fanè e un po' snob.
Significativa per la capacità di fare scorrere sotto gli occhi dello spettatore una vita reale, con i suoi difetti annidati ovunque, ma anche con le opportunità da cogliere.
Si sente la mano di una donna alla regia, specie nella capacità di…
Un po’ per caso, un po’ per desiderio personale, è d’obbligo riportare due stralcetti di critiche in netta antitesi tra loro:
“IL LAVORO DEI THOMPSON SI CARATTERIZZA PER L’ASSOLUTA MANCANZA DI SENTIMENTALISMO E PER L’EQUILIBRIO PERFETTO (…FORSE TROPPO) TRA DRAMMA ED IRONIA. L’UNICO DIFETTO DI QUESTA COMMEDIA CORALE È PROPRIO L’ECCESSIVA ASCIUTTEZZA CON CUI IL TUTTO È…
A parte qualche sdolcinatezza di troppo, una commedia piacevole e dotata di un ritmo non travolgente ma sufficiente, un passo avanti ad ogni modo rispetto a Jet Lag, che comunque non era male.
Una deliziosa commedia corale, davvero piacevole. Vengono trattati temi di spessore con una leggerezza che pero' non diventa mai fastidiosa o banalizzante. Il tema centrale è l’insoddisfazione del proprio ruolo nella società, quand’anche prestigioso e il tentativo di dare una svolta allo stesso. Ci sono forse alcuni caratteri stereotipati, ma è un piccolo gioiellino, ci sono dei momenti…
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Commenti (2) vedi tutti
La commedia francese al suo peggio. Troverete tutti i soliti clichés, incluso l'immancabile lieto fine sentimentale, condito da troppo, troppo formaggio. Voto: 6
commento di andenkoBravi tutti. Bella l'idea di rappresentare chi, con un cancro nel corpo, vuol disfarsi di tutto.
commento di luciadp