Regia di Aleksandr Sokurov vedi scheda film
Voto 4. Insostenible mattonata esistenzialista, al centro della quale ruota l'ispirata solitudine di un pediatra russo in fuga da tutto (da se stesso?) e confinatosi volontariamente in Turkmenistan. Impossibile collegare scene e situazioni che rappresentano tanti quadri, potenzialmente del tutto autonomi. Noiosissimo.
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