Regia di Brian G. Hutton vedi scheda film
Accompagnato sia sui titoli di testa che su quelli di coda dallo scanzonato tema "Burning bridges",di un complesso denominato The Mike Curb Congregation, ecco un film di guerra sui generis, sospeso tra il piglio picaresco alla Sergio Leone de "Il buono,il brutto, il cattivo" (ampiamente citato sia nelle musiche che verso il finale) e l'avventurona collettiva in stile "La grande fuga", diretto dal Brian G.Hutton che tre anni prima aveva ottenuto un ottimo successo con "Dove osano le aquile":c'è ancora Clint Eastwood, che funge da catalizzatore e torna protagonista nella seconda parte, si aggiungono vari caratteristi, e spiccano il duro Telly Savalas e il pazzoide che conduce un tank Donald Sutherland. Già dall'avvio è evidente che il film non disdegna toni da commedia,soprattutto nella caratterizzazione del generale in vestaglia rosso scuro con tanto di stellette anche in veste da camera: lascia un pò perplessi il fatto che in piena guerra del Vietnam i tedeschi siano praticamente birilli da abbattere, incapaci di contrattattaccare il plotone di soldati che va a caccia di un ingente carico d'oro in Francia, prima che venga trasferito in Germania, però è nel solco di molto cinema bellico USA grossolano e senza complicazioni etiche,senza offrire al nemico alcuna potenziale caratterizzazione psicologica o etica. Tutto sommato divertente, anche se i commenti entusiastici di molti che lo hanno amato e lo considerano tra i film di guerra migliori che siano stati realizzati sembrano proprio esagerati.
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