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Sylvia

Regia di Christine Jeffs vedi scheda film

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manuel88

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La recensione su Sylvia

di manuel88
8 stelle

Sylvia è un film biografico/drammatico che parla della scrittrice inglese Sylvia Plath (Gwyneth Paltrow) e dei suoi tentativi nel diventare una stimata poetessa e scrittrice.

Il film analizza tutte le fasi della vita della Plath, dalla carriera alla vita privata fino al suo suicidio.

Sylvia Plath è una giovane ambiziosa che sogna di diventare una grande artista. Nel frattempo insegna letteratura all’Università. L’incontro con il poeta Edward Hughes (Daniel Craig) sarà fondamentale e la segnerà sia a livello umano che artistico, visto che molti scritti di Sylvia sono ispirati al rapporto che ebbe con Hughes. I due dopo un breve corteggiamento decidono di sposarsi e trasferirsi in America. E’ proprio in questo contesto che iniziano i problemi tra i due novelli sposi.

Sylvia fatica a scrivere per la mancanza d’ispirazione e di un soggetto forte e passa le giornate preparando torte per il marito e accudendo i loro figli. Quest’ultimo invece ottiene molto successo di critica e pubblico sia come poeta che come scrittore vincendo anche svariati premi.

Sylvia si sente sola e vive all’ombra del marito. Inizia ad essere gelosa e ogni donna che si avvicina al marito la vede come una minaccia.

La vita matrimoniale tra i due coniugi naufraga portandoli alla inevitabile separazione.

Sylvia, nonostante innamoratissima di Ted capisce che la loro separazione era fondamentale per la propria crescita artistica così inizia a scrivere ed a farsi un nome.

Le tensioni famigliari e la propria fragilità psicologica però portano la donna al suicidio.

Gwyneth Paltrow interpreta egregiamente un ruolo intenso e non facile. Interpreta una donna che è sempre stata sola nella sua vita, la cui morte del padre l’aveva talmente segnata nell’anima da portarla sull’orlo del suicidio più di una volta. Sylvia è una donna gelosa, fragile mentalmente, insicura che cerca di crescere come artista ma il successo improvviso del marito la porta a sentirsi inferiore.

Daniel Craig dà prova di essere un talentuoso attore, molto portato per film drammatici oltre che d’azione. Interpreta un poeta che nonostante la popolarità inattesa fa di tutto per restare accanto alla donna che ama, sostenendola e amandola incondizionatamente.

Arriva un momento però che l’uomo non riesce più a sostenere la pressione che la lega alla moglie e così la tradisce con una collega.

Un film ben realizzato anche se strutturalmente è molto semplice. Non ci sono salti temporali e la trama è ben chiara e delineata, pur non coinvolgendo tantissimo lo spettatore a causa di uno svolgimento narrativo piuttosto lento. E’ un film che con poesia e raffinatezza punta più sulla psicologia dei personaggi piuttosto che a una trama troppo articolata e magari incomprensibile.

Scelta azzeccata.

Voto: 8

 

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