Regia di Walter Hill vedi scheda film
Warriors, come out to playyyyyyyyy? Warriors, come out to playyyyyyyyy?
Richiamate dall'appello del grande Cyrus, tutte le 100 bande di New York si ritrovano una notte nel Bronx in pace, senza armi e con soli nove propri rappresentanti per ascoltare l'appello più sensazionale della loro vita. Ma dal buio qualcuno spara e la tregua si rompe ....
A 40 anni di distanza la forza del racconto e la potenza visionaria del film ancora catturano lo spettatore.
Siamo agli sgoccioli degli anni '70 e The Warriors è l'essenza iconica di un decennio entro cui si notano fra l'altro tracce delle opere di Antonioni, per passare all'Arancia Meccanica di Kubrick e arriva addirittura anticipare temi che poi saranno esplosi da La Febbre del Sabato Sera. C'è insomma tutto lo spirito anarcoide legato ad una evidente mancanza di giustizia sociale (vedi la scena nel vagone della metro, quando la coppia di giovani borghesi si rallegra della bella serata trascorsa insieme e di fronte hanno Swan e Mercy che vengono da tutt'altro genere di serata), l'idea di una New York futura in preda alla criminalità (magari simili ai Drughi di Kubrick), ma anche il desiderio per giovani e adolescenti di emergere e divertirsi senzaregole e limiti.
La sceneggiatura proviene da due fonti apparentemente lontane: l'Anabasi di Xenofonte e The Warriors, una graphic novel di Yurick; entrambe trattano del tentivo eroico di sopravvivere in condizioni estreme di guerra . Per marcare la sintesi, Hill alterna alcune stringhe a fumetti alle scene con attori reali.
Il film fu girato a basso costo e in pochi giorni, completamente di notte (cosa problematica perché girato d'estate) nei parchi e nelle strade di New York e nella stazioni della Metro. Hill volle coinvolgere, per maggiore realismo, esponenti di vere gang cittadine per esempio nella scena del raduno (qualcuno dice anche per essere aiutato a non far portare via nulla dal set durante le fasi di riposo).
Ritenuto un film violento (chi lo guarda oggi per la prima volta si ricordi che l'attuale tasso di percezione della violenza è molto salito grazie anche solo ai film della Marvel), ma gli atti di vandalismo e le morti che avvengono sono più suggerite che mostrate. Oggi diremmo anche che è un film "omofobico", ma va contestualizzato all'epoca in cui il politically correct ancora non esisteva.
E però tutti pagavano il biglietto in metro, almeno prima di mettersi a correre per sfuggire al pericolo!
Grande succeso al botteghino (costato 5 milioni di dollari, ha incassato almeno 10 volte di più), ha ispirato remake, serie TV e merchandising, fino a divenire nel tempo un vero cult movie, che tra l'altro ha permesso la consacrazione di Hill, regista capace di montare nei primi cinque minuti dell'opera il background narrativo e in generale di far appassionare il pubblico con storie semplici ma sempre ben realizzate.
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