Regia di Walter Hill vedi scheda film
Poche parole e tanti fatti. Per i guerrieri sarà dura tornare a Coney, come per tutti noi continuare a combattere per difendere i nostri dieci metri di territorio. Un film epico, asciutto, ma carico di significati.
Una strepitosa metafora del vivere (in)civile o per meglio dire delle lotte politico sociali tese all'ottenimento di uno status di benessere sognato sulla base di una lotta unita contro il potere oppressore. Ma è una effimera speranza, cancellata dall'impossibilità di illuminare tutti, di coinvolgere tutti, di fare tutti partecipi. E così si torna a combattere per un lercio piccolo pezzo di terra. Una grande lezione sociologica tradotta in un film vigoroso, carico di energia e di potere evocativo: i colori di guerra delle tribù, il viaggio notturno in metropolitana, la vergogna di essere svantaggiati ed il riscatto finale di sentirsi integerrimi e leali di fronte al mare. Una battaglia lunga una notte, ma che vale la propria vita ed una vita intera, fatta di sogni e di speranze, di persone sulle quali contare e di infidi personaggi da cui ti devi guardare. Fatto da attori sconosciuti, ma da significati noti il film è diretto da un regista che ha saputo utilizzare con intelligenza il lato epico del crimine, quello che ti porta a combattere per conquistare il tuo posto di merda. Musiche, fotografia, azione, montaggio, contribuiscono a farne un intramontabile cult. Grande.
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